Nel pieno della stagione invernale, riscaldare la propria abitazione in modo efficiente ed economico rappresenta una priorità per molti italiani.
L’innovazione tecnologica e le normative europee stanno spingendo sempre più verso soluzioni di riscaldamento che coniugano comfort, sostenibilità ambientale e risparmio economico.
Il progetto europeo HARP, ad esempio, ha messo a confronto cinque sistemi di riscaldamento – caldaia a condensazione, pompa di calore, caldaia a biomassa, solare termico e sistema ibrido – fornendo una guida utile per valutare costi, benefici e impatto ambientale.
Caldaia a condensazione e pompe di calore: l’efficienza al servizio del risparmio
La caldaia a condensazione rimane ancora oggi il sistema più diffuso nelle abitazioni italiane per il suo costo contenuto e l’efficienza migliorata rispetto alle tradizionali caldaie. Con un costo annuo stimato di circa 2.508 euro, consente un risparmio rispetto alle caldaie non a condensazione, che invece raggiungono i 2.638 euro annui. Tuttavia, è importante gestire correttamente la condensa e i fumi per mantenere performance ottimali.
Più innovativa e promettente è la pompa di calore, che sfrutta la differenza di temperatura tra interno ed esterno per riscaldare la casa e produrre acqua calda sanitaria, con un costo annuo stimato intorno a 1.774 euro. Questo sistema elettrico è particolarmente efficiente in ambienti con temperature moderate e può offrire risparmi fino al 60-70% sui consumi di riscaldamento, soprattutto se abbinato a fonti di energia rinnovabile come il fotovoltaico. Nel contesto pugliese, dove le temperature invernali medie sono miti, la pompa di calore si configura come una soluzione ideale.
Caldaia a biomassa e solare termico: alternative green e a basso costo
Tra i sistemi alternativi, la caldaia a biomassa – che utilizza legna o pellet – è molto diffusa soprattutto nelle zone montane ma viene adottata anche per il riscaldamento principale in abitazioni più ecologiche. Il costo annuo si aggira intorno ai 2.130 euro, ma il vantaggio principale è legato al basso prezzo delle materie prime rispetto al gas naturale. Tuttavia, la manutenzione e la gestione del combustibile richiedono un impegno maggiore.
Il solare termico rappresenta un’opzione di integrazione molto interessante: grazie al preriscaldamento dell’acqua per riscaldamento e uso sanitario, può portare a un costo annuo di circa 1.808 euro, con un ritorno economico significativo se l’impianto è ben dimensionato e progettato. In Puglia, con oltre 2.500 ore di sole all’anno, il potenziale di risparmio e sostenibilità è notevole.
Sistemi radianti: comfort e risparmio energetico a casa
A livello di impianti, tra le soluzioni innovative spiccano i sistemi di riscaldamento radianti, che diffondono il calore in modo uniforme e a basse temperature, garantendo un comfort termico ottimale con consumi ridotti.
- Riscaldamento a pavimento: molto apprezzato per l’assenza di ingombro e la capacità di funzionare efficientemente a basse temperature (18-20°C), consente un risparmio fino al 25% rispetto ai sistemi tradizionali. Si consiglia di abbinarlo a caldaie a condensazione, pompe di calore o caldaie a pellet per massimizzare l’efficienza.
- Riscaldamento a battiscopa: facile da installare senza opere murarie, diffonde il calore uniformemente lungo il perimetro delle stanze, mantenendo i muri asciutti e garantendo un risparmio fino al 30%. Inoltre, la sua silenziosità lo rende ideale per ambienti domestici.
- Riscaldamento a soffitto: sfrutta l’irraggiamento termico a bassa temperatura, evitando l’umidità e distribuisce il calore uniformemente anche in ambienti con soffitti alti. Pur avendo costi di installazione elevati e richiedendo una ristrutturazione importante, offre un risparmio energetico e può essere combinato con pompe di calore e fonti rinnovabili.

Un elemento chiave per ottimizzare il riscaldamento domestico è la conoscenza dell’efficienza energetica dell’edificio, certificata dall’Attestato di Prestazione Energetica (APE)
Un elemento chiave per ottimizzare il riscaldamento domestico è la conoscenza dell’efficienza energetica dell’edificio, certificata dall’Attestato di Prestazione Energetica (APE), obbligatorio in caso di compravendita o locazione immobiliare. L’APE valuta l’efficienza energetica su una scala da A4 a G, con la classe A definita come “a emissione zero” quando l’edificio produce più energia rinnovabile di quanta ne consuma.
In molte regioni, tra cui la Puglia, è possibile accedere a incentivi fiscali come il Superbonus, che premiano interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione per migliorare la classe energetica dell’immobile, con benefici anche sulle rate del mutuo grazie ai cosiddetti “Mutui Green”.
Tecnologie e dispositivi per il risparmio in bolletta
In un contesto di prezzi dell’energia in continuo aumento, si stanno diffondendo anche gli energy meter, dispositivi intelligenti che permettono la lettura e la gestione a distanza dei consumi di energia elettrica, gas e acqua, facilitando pratiche di risparmio energetico domestico. Questi strumenti, integrati con sistemi di riscaldamento efficienti, rappresentano un ulteriore passo verso la riduzione delle spese e la tutela ambientale.
Infine, per le famiglie brindisine e pugliesi, che vivono in un territorio caratterizzato da un clima temperato ma con esigenze di riscaldamento stagionale, la scelta ponderata del sistema di riscaldamento più adatto è essenziale per coniugare benessere abitativo, sostenibilità e contenimento dei costi energetici.

I sistemi di riscaldamento più efficienti per risparmiare in bolletta (www.valtellinamobile.it)|Un elemento chiave per ottimizzare il riscaldamento domestico è la conoscenza dell’efficienza energetica dell’edificio







