Allarme motore: se vedi fumo bianco e senti questo odore, ecco cosa stai rischiando

Fumo bianco e odore di bruciato possono segnalare guasti gravi al motore o al sistema di raffreddamento

Fumo bianco dallo scarico dell’auto e odore di bruciato sono segnali che non vanno mai sottovalutati. Questi sintomi possono indicare malfunzionamenti di varia gravità, spesso riconducibili a problemi seri del motore o del sistema di raffreddamento, con possibili implicazioni sulla sicurezza e sull’affidabilità del veicolo.

In questo articolo approfondiremo le cause più comuni di questo fenomeno, come riconoscerle e quali azioni intraprendere tempestivamente.

Fumo bianco dal motore: i rischi

Quando si nota fumo bianco sottile e trasparente allo scarico, soprattutto nelle prime fasi di avvio mattutino con temperature rigide, molto probabilmente si tratta di condensa d’acqua che evapora nel sistema di scarico. Questo è un fenomeno perfettamente normale, simile al fiato che si osserva uscire dalla bocca in giornate fredde, e non suscita preoccupazioni particolari.

Fumo bianco dal motore dell’auto: cosa fare – (valtellinamobile.it)

Se invece il fumo bianco è denso e persistente, si deve considerare la possibilità che vi sia una perdita di liquido di raffreddamento che entra nella camera di combustione. Tra le cause più comuni e gravi si annoverano:

  • Guarnizione della testata bruciata: si tratta di un guasto rilevante che compromette la sigillatura tra il blocco motore e la testata. Il liquido di raffreddamento può infiltrarsi nelle camere di combustione, causando fumo bianco denso. Segnali associati includono un rapido abbassamento del livello del liquido di raffreddamento, presenza di bolle nel vaso di espansione e formazione di una sostanza simile a “maionese” sul tappo o sull’astina dell’olio, indice di miscelazione tra olio e acqua. La riparazione è complessa e costosa, e ignorare il problema può portare a danni irreparabili al motore.
  • Testata incrinata o blocco motore danneggiato: le crepe permettono il passaggio del liquido refrigerante nelle camere di combustione. In questi casi, il motore presenta sintomi evidenti come surriscaldamento continuo, perdita di compressione e fumo bianco intenso. La sostituzione della testata o addirittura del blocco motore può risultare necessaria, con costi spesso proibitivi, soprattutto per vetture datate.
  • Radiatore del riscaldamento interno difettoso: meno frequente, ma comunque possibile, questo guasto può causare la combustione del liquido di raffreddamento all’interno del sistema di ventilazione, con conseguente emissione di odore dolciastro nell’abitacolo e appannamento dei vetri. Il fumo bianco dallo scarico potrebbe essere meno denso ma comunque presente.

Nei veicoli con cambio automatico, la presenza di fumo bianco accompagnato da un odore pungente e da un motore che gira ad alti regimi senza aumentare la velocità può indicare un problema nell’olio del cambio che entra nel sistema di combustione o si incendia su superfici calde.

In caso di comparsa di fumo bianco denso e odore di bruciato è fondamentale fermarsi in sicurezza il prima possibile e spegnere il motore. Dopo un adeguato raffreddamento, si consiglia di controllare i livelli di liquido di raffreddamento e olio motore; valori anormalmente bassi possono indicare perdite. Un’ispezione visiva sotto il cofano alla ricerca di perdite o segni di surriscaldamento è altresì consigliata.

Nella maggior parte dei casi, è opportuno chiamare un carro attrezzi per trasportare l’auto da un meccanico specializzato. Tentare riparazioni fai-da-te senza competenze può aggravare la situazione e causare danni ulteriori, oltre a compromettere la sicurezza su strada.

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Redazione T