Partiamo da uno dei simboli dei borghi “fuori dal tempo” nella Valtellina: Savogno, nella zona della Valchiavenna.
Cosa lo rende speciale
Il borgo è raggiungibile solo a piedi, attraverso una lunga mulattiera con 2.886 gradini, completamente immersa nella natura.
Si trova a circa 932 metri di altitudine, sopra le famose cascate dell’Acquafraggia, un vero spettacolo naturale.
È un borgo fantasma quasi disabitato, ma mantiene intatta la sua architettura in pietra e l’atmosfera di un tempo passato.
Perché vale la pena andarci
Per l’esperienza escursionistica unica: una salita che regala soddisfazione e panorami mozzafiato.
Per l’atmosfera: silenzio, autenticità, lontano dal turismo di massa.
Per il valore culturale e storico del borgo, rimasto immutato nel tempo.
Consigli pratici
Indossa scarpe da trekking e abbigliamento comodo.
Porta con te acqua e snack: non ci sono negozi o bar lungo il percorso.
Parti al mattino per evitare il caldo e avere tutto il tempo per esplorare.
Presta attenzione al dislivello: serve un minimo di allenamento.
Un altro borgo che incarna perfettamente l’idea di “raggiungibile solo a piedi” è Codera, nella suggestiva Val Codera.
Caratteristiche uniche
Nessuna strada carrozzabile arriva a Codera: si accede solo con un sentiero storico che parte da Novate Mezzola.
È un borgo isolato abitato da pochissime persone, immerso in una valle selvaggia e ricca di fascino.
Il territorio è ricco di storie, leggende e testimonianze della vita alpina tradizionale.
Cosa lo rende imperdibile
Il senso di avventura e scoperta che si prova lungo il cammino.
L’autenticità del borgo, lontano da qualsiasi modernità invadente.
La connessione con la natura: qui regna il silenzio, il verde e la montagna.
Consigli per la visita
Il sentiero è impegnativo, adatto a escursionisti con un minimo di esperienza.
Porta con te tutto l’occorrente: acqua, cibo, giacca impermeabile.
Evita i periodi invernali se non sei attrezzato: il percorso può diventare scivoloso.
Ritagliati tempo per visitare anche i rifugi e le case in pietra della zona.
Nella Valmalenco, nel comune di Spriana, si trova Scilironi, un piccolo borgo che sembra uscito da una cartolina.
Punti forti del borgo
Arroccato su una pendenza ripida, il borgo è composto da case in pietra collegate da scalini e viottoli, tipici della montagna.
È stato soprannominato “il paese-presepe” per la sua disposizione scenografica e il fascino durante il periodo natalizio.
Anche se meno isolato rispetto a Savogno o Codera, Scilironi è poco conosciuto e mantiene la sua autenticità.
Motivi per visitarlo
Offre una via di mezzo tra l’escursione impegnativa e la passeggiata culturale.
Ideale per chi cerca un luogo tranquillo, immerso nella natura, ma accessibile senza troppa fatica.
Ottimo per fotografie, meditazione, oppure una giornata lontano dal caos.
Consigli pratici
Verifica il sentiero di accesso più comodo: ci sono più possibilità, a seconda del punto di partenza.
Indossa scarpe adatte e preparati a salite ripide, anche se brevi.
Rispettalo: è un borgo vivo, con residenti e storie da scoprire con discrezione.
Se hai già visitato i borghi principali o vuoi altre idee, ecco alcuni luoghi meno conosciuti ma affascinanti:
Valle dei Ratti: accessibile solo tramite sentiero, selvaggia e solitaria.
Pian dei Cavalli: zona poco battuta, perfetta per amanti del trekking.
Alpe Granda e Alpe Lendine: piccoli nuclei rurali da raggiungere camminando, spesso poco segnalati ma suggestivi.
Borgo di Frasnedo: in Val Gerola, si raggiunge solo con un bel trekking nel bosco.
Tutti questi luoghi offrono esperienze immersive, lontane dal turismo classico, ideali per chi vuole scoprire la Valtellina più autentica.
Andare a piedi non è solo un modo per arrivare, è un’esperienza. Camminare verso un borgo nascosto ti permette di:
Connetterti con la natura, vivendo il paesaggio passo dopo passo.
Apprezzare l’autenticità di luoghi lontani dalle auto e dal turismo di massa.
Riscoprire un ritmo lento, dove conta più il viaggio che la meta.
Fare un’esperienza unica, che unisce sport, cultura e introspezione.
Stagione ideale: primavera, estate e inizio autunno. Evita l’inverno a meno che tu non sia esperto.
Pianifica bene: controlla i sentieri, la durata del percorso e il meteo.
Zaino pronto: acqua, cibo, giacca, mappa (digitale o cartacea), kit primo soccorso.
Rispetta i luoghi: sono spesso disabitati o poco abitati, quindi silenzio, attenzione e zero rifiuti.
Condividi l’esperienza, ma senza invadere: racconta, ma non trasformare questi angoli in mete di massa.
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