In Italia è possibile diventare proprietari di ruderi o terreni abbandonati attraverso due principali vie: l’usucapione o l’acquisto tradizionale, spesso con l’aiuto del notaio e del Catasto.
Il percorso scelto dipende da chi detiene i diritti sull’immobile e dal tempo di utilizzo del bene. Nella prima parte analizzeremo i fondamenti legali, i requisiti, i tempi e i costi necessari per intraprendere entrambe le strade.
L’usucapione è un istituto giuridico che consente di acquisire la proprietà di un immobile dopo averlo posseduto in modo pacifico, continuo e incontestato per un periodo determinato dalla legge.
Usucapione ordinaria: possesso per 20 anni senza nulla osta da parte del proprietario legittimo.
Usucapione abbreviata (10 anni): quando si dispone di un titolo viziato o un atto non perfettamente valido ma trascritto (es. compravendita non registrata) e si agisce in buona fede.
Si applica anche a terreni agricoli o rustici, dove la normativa tutela chi se ne prende cura, anziché chi li lascia in abbandono.
Va però precisato che l’usucapione non funziona con l’occupazione abusiva o illecita: solo il possesso regolare può condurre all’acquisizione legittima.
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Possesso ininterrotto e pubblico del bene per il periodo richiesto (10 o 20 anni)
Uso del bene come se fosse proprio, con interventi visibili come bonifica, recintatura o anche piccoli miglioramenti.
Assenza di opposizione da parte del proprietario o di eredi
Per il caso del terreno, un possesso agricolo continuo, come previsto dai requisiti dell’art. 1158 e seguenti del codice civile.
Quando il vero proprietario ritorna in possesso o contesta l’occupazione, l’usucapione si interrompe. Inoltre, se l’area è pubblica, l’occupazione può configurare il reato di invasione di terreni o edifici con pene fino a 3 anni di reclusione.
Documentare il possesso attraverso prove: immagini, atti catastali, testimoni.
Non subisci contestazioni per almeno il periodo richiesto (10 o 20 anni).
Dopo tale periodo, è necessario richiedere una sentenza giudiziaria che riconosca l’usucapione e formalizzi la proprietà.
Una volta ottenuta la sentenza, si trascrive nei registri immobiliari e diventi proprietario legale dell’immobile.
L’intervento di un avvocato o notaio è consigliato, soprattutto nella fase finale di riconoscimento giudiziario.
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