Nell’ambito delle energie rinnovabili, l’installazione di pannelli fotovoltaici nelle abitazioni private rappresenta una delle scelte più popolari e vantaggiose per produrre energia pulita e ridurre i costi in bolletta. Un aspetto meno noto ma estremamente interessante di questa tecnologia è il cosiddetto ritiro dedicato. Questo sistema permette ai proprietari di impianti fotovoltaici di vendere l’eccesso di energia prodotta alla rete elettrica, ottenendo un compenso economico. In questo articolo, esploreremo in dettaglio come funziona il ritiro dedicato nel contesto del fotovoltaico domestico, delineando i benefici e le modalità operative.
Il ritiro dedicato è un meccanismo previsto dalla normativa italiana che consente ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, di immettere l’energia non autoconsumata nella rete elettrica nazionale. La particolarità di questo sistema è che l’energia viene acquistata a un prezzo predefinito, stabilito dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (ARERA), che può variare annualmente o secondo specifici periodi dell’anno.
QUANDO SI GUADAGNA CON IL FOTOVOLTAICO?
Il ritiro dedicato offre diversi vantaggi, tra cui:
Installare un impianto fotovoltaico con ritiro dedicato rappresenta una scelta ecologica ed economica vantaggiosa. Tuttavia, è essenziale considerare attentamente le dimensioni dell’impianto rispetto ai consumi abituali dell’abitazione per massimizzare i benefici del sistema. Inoltre, resta fondamentale tenersi aggiornati sulle evoluzioni delle politiche energetiche e delle tariffe di ritiro per ottimizzare ulteriormente il ritorno economico.
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