A riferirlo Laprovinciaunicatv.it
Attimi di paura nel tardo pomeriggio di ieri a Regoledo di Cosio Valtellino, dove una coppia è rimasta intossicata dal monossido di carbonio sprigionato da una stufa difettosa. A evitare il peggio è stato il figlio convivente, rientrato a casa giusto in tempo per accorgersi di quanto stava accadendo.
L’allarme è scattato poco prima delle 19 in via Prati al Bitto, in una zona tranquilla e pianeggiante oltre la ferrovia, dove sorge l’abitazione della famiglia. Il giovane, appena rientrato da una passeggiata lungo l’Adda, ha trovato i genitori in evidente stato di torpore, in particolare la madre di 71 anni. Capendo subito la gravità della situazione, ha chiamato il numero unico d’emergenza 112, facendo accorrere sul posto un’ambulanza del servizio Areu e i Vigili del fuoco di Morbegno.
Le prime verifiche hanno confermato la presenza di monossido nell’aria, probabilmente a causa del malfunzionamento della canna fumaria della stufa collegata al camino: un condotto ostruito o non sufficientemente pulito avrebbe impedito la corretta dispersione dei fumi.
La donna è stata soccorsa per prima e trasportata all’ospedale di Sondrio, dove è stata sottoposta alle cure del caso. Anche il marito di 69 anni, pensionato con alcune difficoltà motorie, è stato accompagnato in ospedale per accertamenti. I Vigili del fuoco hanno provveduto a arieggiare i locali, escludendo il rischio di incendio.
Secondo quanto riferito, la coppia si sta riprendendo e potrà presto fare ritorno a casa, dove vive anche la figlia più giovane.
Un intervento provvidenziale che ha, di fatto, salvato la vita ai genitori e riportato l’attenzione sull’importanza della manutenzione periodica delle stufe e delle canne fumarie, per evitare pericolose fughe di gas inodore ma letale come il monossido di carbonio.
Cronaca in Valtellina
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