Il motore, cuore pulsante dell’auto, accumula nel tempo depositi carboniosi – calamina, fuliggine e residui del carburante non completamente bruciato. Questi depositi si formano in cilindri, valvole, turbocompressore, sistema di scarico, valvola EGR e filtro antiparticolato (FAP). Il processo di combustione, soprattutto se il carburante è di scarsa qualità, non garantisce una bruciatura totale: ne deriva la formazione di incrostazioni che col tempo si solidificano e compromettono le prestazioni del motore.
Le conseguenze? Potenza ridotta, consumi aumentati, fumo denso – nero o blu – allo scarico, minimo instabile e persino spia di malfunzionamento motore accesa. In casi estremi, si può arrivare al danneggiamento del FAP o alla saturazione dell’EGR: componenti costosi da riparare o sostituire.
La decarbonizzazione è il rimedio ideale: un intervento mirato a eliminare queste incrostazioni senza dover smontare per forza l’intero motore. Questo mantiene il cicli di combustione efficienti, riduce consumi ed emissioni inquinanti fino a circa il 15% e prolunga la vita utile del propulsore.
Quando intervenire?
Se il guidatore percorre molti tragitti brevi (traffico cittadino, spegne e riaccende spesso il motore), il rischio di sporco aumenta.
Anche l’utilizzo periodico di carburanti o lubrificanti di bassa qualità può accelerare la formazione di depositi .
La manutenzione regolare – tagliandi, sostituzione olio e filtri – è utile, ma non sempre neutralizza gli accumuli più resistenti.
In linea generale, si consiglia di effettuare una decarbonizzazione circa ogni 20.000–50.000 km, o una volta l’anno, specie se il motore è soggetto a uso cittadino intenso.
In sintesi, la decarbonizzazione ritrova la “linea”, alleggerendo il motore dai depositi inutili, migliorando prestazioni, consumi, rumorosità ed emissioni. Un vero e proprio ritorno alle origini, un restyling interno che il propulsore ringrazia.
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Esistono vari modi per decarbonizzare un motore, da quelli più invasivi a quelli più delicati. Ecco una panoramica dettagliata:
Il meccanico introduce detergenti specifici nel carburante o direttamente nel collettore di aspirazione. Questi prodotti sciolgono i depositi carboniosi, che vengono poi espulsi tramite lo scarico o raccolti nell’olio motore (quest’ultimo va poi sostituito).
Vantaggi: economico e rapido
Svantaggi: superficiale, non sempre efficace su depositi molto resistenti.
Prezzo tipico: 50–180 €.
Il metodo più profondo: prevede lo smontaggio di componenti come testate, valvole, collettori. La sporcizia viene rimossa manualmente con spazzole, raschietti o macchine ad ultrasuoni.
Vantaggi: rimozione totale delle incrostazioni ostinate
Svantaggi: costoso e invasivo, richiede tempi di smontaggio e rimontaggio
Prezzo indicativo: 300–2.000 €.
Senza smontare il motore, si spruzza acqua o vapore ad alta pressione nei condotti di aspirazione.
Vantaggi: meno invasivo, miner rischio di danni
Svantaggi: potrebbe non raggiungere tutti gli interstizi del motore
Prezzo: 100–500 €.
Un generatore produce una miscela di idrogeno e ossigeno tramite elettrolisi dell’acqua. Il gas viene iniettato nel collettore e, bruciando in camera di combustione, “brucia” i depositi. Il trattamento pulisce pistoni, valvole, turbina, FAP, EGR.
Vantaggi: efficace su ampie superfici, non invasivo, riduce consumi e emissioni
Svantaggi: richiede attrezzatura specifica e controllo professionale
Durata: 1–3 ore
Prezzo: 100–300 € (punta bassa idrogeno base) fino a 149–300 € per pacchetti completi con diagnosi.
Schiuma espandente iniettata nei condotti di aspirazione, agisce sciogliendo e intrappolando i depositi, poi espulsi in modo naturale.
Vantaggi: delicata ma efficace su depositi comunque modesti
Svantaggi: richiede iniezione precisa e talvolta restituisce residui al sistema
Prezzo: 100–200 €.
| Metodo | Durata stimata | Fascia di prezzo (Italia) |
|---|---|---|
| Chimica | 2–3 ore | 50 – 180 € |
| Meccanica | giorni | 300 – 2.000 € |
| Alta pressione/vapore | 1–2 ore | 100 – 500 € |
| Idrogeno (HHO) | 1–3 ore | 100 – 300 € (base) fino a 149–300 € pacchetti completi |
| Schiuma attiva | 1–2 ore | 100 – 200 € |
Chimica è il più economico, ma meno efficace.
Meccanica garantisce pulizia profonda, ma è la più costosa.
Idrogeno, acqua e schiuma rappresentano un buon equilibrio tra efficacia e rispetto di costi e tempi.
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