Separare i capi per colore prima di metterli in lavatrice è una di quelle abitudini tramandate dalle nonne, che per anni ci hanno insegnato a dividere il bucato in bianchi, scuri e colorati. Ma oggi, con l’evoluzione dei detersivi e dei programmi di lavaggio, questa regola è ancora così indispensabile?
La risposta breve è: dipende. Separare i colori non è sempre necessario, ma ci sono alcune condizioni fondamentali da rispettare se vuoi evitare di trovarti con il maglione bianco diventato rosa.
Ecco quando puoi evitare la separazione dei capi:
Se usi detersivi specifici per capi colorati o prodotti “salvacolore” che catturano i pigmenti rilasciati durante il lavaggio.
Quando lavi capi già usati e lavati più volte, quindi ormai stabili nel colore e poco soggetti a rilascio di tinte.
Se imposti la lavatrice su cicli brevi o a freddo (max 30°C), che riducono il rischio di trasferimento di colore.
Quando utilizzi fogli acchiappacolore, utilissimi per lavaggi misti senza problemi.
In questi casi, puoi tranquillamente mischiare capi di vari colori (ad esempio jeans, t-shirt grigie, biancheria chiara e scura) e ottenere comunque un buon risultato. Il vantaggio? Un solo ciclo di lavaggio, meno consumo d’acqua e di energia, bolletta più leggera e meno sprechi.
Ma attenzione: non è sempre tutto rose e fiori.
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Se stai lavando capi nuovi, specialmente quelli scuri (come blu, nero o rosso), meglio non rischiare: lavali separatamente almeno le prime 2-3 volte. I tessuti nuovi rilasciano molto colore e possono rovinare l’intero carico.
Allo stesso modo, i capi bianchi puri (camicie, asciugamani, lenzuola) dovrebbero idealmente rimanere separati per restare splendenti nel tempo. Mischiarli con colori spenti o scuri potrebbe farli diventare grigiastre e opache dopo pochi lavaggi.
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Se proprio vuoi dire addio alla separazione del bucato, ci sono alcune strategie infallibili da mettere in pratica. Ecco i consigli d’oro per lavare capi di colori diversi nello stesso ciclo, senza incappare in spiacevoli sorprese:
Scegli un detersivo liquido per capi colorati, che contiene agenti che bloccano il trasferimento dei pigmenti.
Inserisci un foglio acchiappacolore nel cestello. Costa pochi centesimi ma ti salva da potenziali catastrofi.
Imposta sempre lavaggi a freddo, che stressano meno i tessuti e limitano il rilascio di colore.
Non sovraccaricare la lavatrice: lascia spazio ai capi per muoversi, evitando che i pigmenti si depositino altrove.
Evita di lavare insieme bianchi brillanti e colori accesi. Anche se il rischio è basso, meglio non mischiare il bianco candido con un rosso rubino.
Asciuga subito i capi appena termina il ciclo di lavaggio. Lasciarli umidi nel cestello aumenta il rischio di macchie.
Un piccolo sforzo per grandi risultati: così potrai ottimizzare ogni ciclo di lavaggio, rispettare l’ambiente e anche il portafoglio.
Separare i colori è spesso solo una questione di abitudine. Ma oggi, grazie ai nuovi prodotti e tecnologie, puoi cambiare mentalità e scegliere un approccio più sostenibile:
Risparmi acqua e detersivo: meno cicli, meno spreco.
Abbassi il consumo energetico: meno lavaggi, meno corrente elettrica.
Fai una scelta ecologica: riduci l’impatto ambientale complessivo del tuo bucato.
Risparmi tempo: niente più divisione maniacale dei capi ogni volta.
Certo, richiede un po’ di attenzione e i giusti prodotti, ma il bucato misto è possibile e consigliato, soprattutto per le famiglie o per chi ha poco tempo da dedicare alle faccende domestiche
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