Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un preoccupante aumento delle grandinate con chicchi di dimensioni superiori ai 5 cm, fenomeni che causano danni ingenti a coltivazioni, veicoli e infrastrutture. Le regioni più colpite si concentrano principalmente nel Nord Italia, ma anche alcune zone del Centro e del Sud non sono immuni.
Le aree ai piedi delle Alpi e delle Prealpi, come il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia e la Lombardia, sono particolarmente esposte. Qui, l’effetto orografico favorisce la formazione di supercelle temporalesche, responsabili delle grandinate più intense. La Valle del Brenta e la Valle del Piave sono esempi emblematici di zone frequentemente colpite.
La Pianura Padana, in particolare l’Emilia-Romagna, il Piemonte e la Lombardia, è un’altra area ad alto rischio. La confluenza di correnti atmosferiche diverse e la topografia piatta favoriscono lo sviluppo di celle temporalesche organizzate, capaci di generare grandine di grandi dimensioni.
Anche alcune zone del Centro-Sud, come l’Abruzzo interno, il Molise, la Basilicata e la Campania, registrano episodi di grandinate intense. Queste sono spesso legate a configurazioni atmosferiche che favoriscono forti contrasti termici. Ad esempio, la città di Napoli è stata colpita da grandinate devastanti in passato
Anche se meno frequentemente, la Sardegna ha registrato grandinate devastanti tra il 2022 e il 2024, evidenziando come nessuna regione sia completamente al sicuro da questi eventi estremi.
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Il fenomeno delle grandinate con chicchi di dimensioni eccezionali è in aumento, e le cause principali sono legate ai cambiamenti climatici. L’aumento delle temperature globali porta a una maggiore evaporazione, incrementando l’umidità nell’atmosfera. Questo crea condizioni ideali per la formazione di nubi temporalesche con forti correnti ascensionali, capaci di sostenere e far crescere i chicchi di grandine fino a dimensioni notevoli.
Inoltre, la presenza di wind shear (variazione della velocità e direzione del vento con l’altezza) è fondamentale per mantenere separate le correnti ascendenti da quelle discendenti, permettendo alla supercella di autoalimentarsi e produrre grandine di grandi dimensioni.
Data la crescente frequenza e intensità delle grandinate, è fondamentale adottare misure preventive per proteggere persone, abitazioni e coltivazioni.
Installare Reti Antigrandine: Particolarmente utili in agricoltura per proteggere le colture.
Utilizzare Coperture Rinforzate: Per veicoli e serre, l’uso di materiali resistenti può ridurre i danni.
Assicurazioni Specifiche: Valutare polizze che coprano i danni da eventi atmosferici estremi.
Monitorare le Previsioni Meteo: Utilizzare app e servizi meteo affidabili per essere informati in tempo reale.
Piani di Emergenza: Avere un piano d’azione in caso di allerta meteo può fare la differenza.
Le grandinate con chicchi di grandi dimensioni si verificano principalmente tra maggio e settembre, con un picco nei mesi di giugno e luglio. Tuttavia, negli ultimi anni, si sono registrati eventi significativi anche a settembre, a causa delle temperature ancora elevate e dell’instabilità atmosferica persistente.
Le grandinate con chicchi di dimensioni superiori ai 5 cm rappresentano un fenomeno in crescita in Italia, con impatti significativi su vari settori. Comprendere le aree più a rischio e adottare misure preventive è essenziale per mitigare i danni e garantire la sicurezza delle persone e delle infrastrutture.
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