Ha fatto innamorare anche Gianni Agnelli: passa il tempo ma è sempre bellissima - valtellinamobile.it - credit instagram|Ha fatto innamorare anche Gianni Agnelli: passa il tempo ma è sempre bellissima - valtellinamobile.it - credit instagram
C’è un’auto che fece impazzire Gianni Agnelli, ma non la guidò mai. Scopri la Lancia Kayak: il concept che è ancora bellissimo.
Quando parliamo di Gianni Agnelli, pensiamo subito a stile, potere e, ovviamente, a una passione sfrenata per i motori. Non era uno qualsiasi al volante; era l’uomo che si faceva costruire auto su misura, pezzi unici che oggi varrebbero una fortuna all’asta. Aveva delle richieste di personalizzazione che ti facevano sobbalzare: una Ferrari Barchetta degli anni ’50, una Lancia Thema limousine usata da Madonna, o la sua Fiat 125 S blu con targa personalizzata.
Però, c’è un dettaglio che rende la storia ancora più affascinante, un lato romantico e quasi agrodolce nella sua vita da car-lover: c’è una macchina in particolare che lo fece innamorare perdutamente, una bellezza che lo impressionò fin dal primo sguardo, ma che non riuscì mai né ad avere né a guidare. Non accadde mai, neanche per una volta.
Immagina l’uomo che poteva avere (e farsi costruire) qualsiasi cosa, trovarsi davanti a un’auto che, purtroppo, rimase solo un sogno su quattro ruote. È la dimostrazione che anche per un gigante come lui, l’oggetto del desiderio più grande a volte resta inarrivabile. Questo sogno si chiamava Lancia Kayak.
Ha fatto innamorare anche Gianni Agnelli: passa il tempo ma è sempre bellissima – valtellinamobile.it – credit instagram
La Lancia Kayak non era un’auto comune. Presentata al Salone di Ginevra del 1995, era il frutto della visione del maestro Nuccio Bertone, che voleva resuscitare lo spirito delle grandi coupé Lancia degli anni ’50 e ’60 e proiettarlo nel nuovo millennio. Era disegnata da Luciano d’Ambrosio e costruita su base Lancia K, ma non era un’auto, era un’affermazione di stile.
Agnelli la vide, ne rimase folgorato dalle forme avveniristiche e dall’eleganza estrema. Si dice che fu talmente colpito da valutare seriamente di produrla in serie. Ma, purtroppo per lui (e per tutti i fan Lancia), rimase solo un concept. Perché questa macchina colpì così tanto l’Avvocato? Perché la Kayak era pura tradizione Lancia rivista con coraggio:
Ancora oggi, guardando le foto, si capisce perché Agnelli ne rimase stregato. È un disegno pulito, potente, che non conosce il passare del tempo. Ha linee che a distanza di tre decenni sono ancora incredibilmente moderne e desiderabili. La storia si è conclusa in modo un po’ amaro: la Lancia cercò di riprendere le sue linee per creare la coupé Kappa nel 1997, ma non raggiunse mai la stessa raffinatezza stilistica e i numeri di vendita lo confermano (ne furono prodotti solo poco più di tremila esemplari).