Curiosità

Il borgo di pietra sospeso tra cielo e terra: qui le cascate sembrano uscite da un sogno

borgo savogno|borgo cascataBorgo di Savogno - Valtellinamobile.it|Borgo di pietra - Valtellinamobile.it

Tra le antiche vie di Savogno, tra architetture medievali e panorami mozzafiato sulle Cascate dell’Acquafraggia, il borgo offre un viaggio unico nella storia alpina.

Nel cuore della Valchiavenna, ad un’altitudine di 932 metri, sorge Savogno, un affascinante borgo medievale sospeso tra cielo e terra, che conserva intatto il fascino di un passato remoto. Nonostante l’abbandono a partire dal 1968, questo luogo unico continua ad attrarre visitatori e appassionati di escursionismo grazie alla sua architettura rurale e al paesaggio mozzafiato che lo circonda.

Un borgo medievale nascosto tra le montagne

Savogno si trova nel territorio del comune di Piuro, nella provincia di Sondrio, e si distingue per la sua posizione panoramica sopra le Cascate dell’Acquafraggia, una delle attrazioni naturali più suggestive della Val Bregaglia. Il borgo è raggiungibile esclusivamente a piedi tramite una mulattiera che si snoda per circa 2.886 gradini immersi nel bosco, partendo da Borgonuovo di Piuro. Questo percorso di circa un’ora e mezza è consigliato agli escursionisti ben attrezzati, con scarpe da trekking e scorte di acqua, offrendo scorci spettacolari e un’esperienza immersiva nella natura incontaminata.

Le costruzioni in pietra e i loggiati in legno, tipici dell’architettura medievale locale, si affacciano su viuzze strette e pavimentate con ciottoli, mentre i terrazzamenti e le antiche fontane raccontano la storia di una comunità che ha vissuto in simbiosi con l’ambiente montano. Di particolare rilievo è la chiesa parrocchiale di San Bernardino, consacrata nel 1465, che custodisce affreschi storici e un campanile rinascimentale rimasto pressoché immutato nei secoli. La ristrutturazione ottocentesca, promossa da san Luigi Guanella durante il suo periodo da parroco (1867-1875), ha contribuito a preservare il valore artistico e spirituale del luogo.

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Borgo di pietra – Valtellinamobile.it

Un tempo Savogno rappresentava un punto di transito obbligato per chi si dirigeva verso Coira, capitale delle Tre Leghe Grigie in Svizzera. Nel corso del XVI secolo, la popolazione raggiunse i 210 abitanti, distribuiti in circa 55 famiglie. Tuttavia, il progressivo spopolamento iniziato nel XX secolo ha portato all’abbandono quasi totale del borgo, con l’eccezione di un unico residente permanente e di alcuni abitanti che vi fanno ritorno durante la stagione estiva.

Nonostante ciò, Savogno è diventato una meta molto apprezzata dagli escursionisti e dagli amanti del turismo lento, affascinati dal suo aspetto “fantasma” e dal silenzio quasi totale che regna tra le sue case. Dal 2008 il borgo è dotato di illuminazione serale e notturna, un piccolo segno di modernità che non intacca la sua atmosfera sospesa nel tempo.

Nel borgo si trova il Rifugio Savogno, situato al margine dell’abitato a 928 metri di quota, che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per i visitatori. Aperto tutto l’anno fino alla recente notizia di chiusura definitiva prevista per il 30 novembre 2025 a causa della cessazione dell’attività, il rifugio offre un’accoglienza calorosa e servizi essenziali quali posti letto con biancheria inclusa, cucina tipica con prodotti locali coltivati direttamente dai gestori e camere dotate di bagno privato.

Il rifugio dispone di 45 posti letto e 50 posti a pranzo interni, oltre a 75 posti a tavola all’aperto, ideale per godere del paesaggio circostante. La struttura rappresenta un punto di partenza e arrivo per numerosi itinerari escursionistici, includendo anche un servizio info point internet e copertura GSM. La cucina propone menù per vegetariani e intolleranti e una selezione di vini in bottiglia, pensata per soddisfare ogni esigenza.

La chiusura imminente del Rifugio Savogno rappresenta una perdita significativa per il turismo locale, ma il borgo mantiene comunque il suo fascino immutato, continuando a incantare chiunque decida di affrontare la salita e immergersi in questo angolo di Lombardia fuori dal tempo.

Nel visitare Savogno, si vive un’esperienza che va oltre la semplice escursione: è un tuffo nel passato, un’immersione nel silenzio e nella natura, un incontro con un’Italia nascosta che racconta storie di comunità, fede e resistenza in un contesto naturale di straordinaria bellezza.

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