Via libera UE alla patente a 17 anni: esami più severi, sanzioni uniformi in tutta Europa e nuove regole per neopatentati e conducenti professionali. Ecco cosa cambia.
L’Unione Europea ha dato il via libera a una riforma significativa del Codice della strada, introducendo la possibilità di conseguire la patente a 17 anni. Questa innovazione, pensata per uniformare le regole di guida in tutti i 27 Stati membri e migliorare la sicurezza stradale, prevede un sistema di esami più rigorosi e un regime sanzionatorio più severo, con l’obiettivo dichiarato di ridurre drasticamente il numero delle vittime della strada.
Guida a 17 anni: cosa cambia realmente
Il nuovo regolamento europeo dispone che dal ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE, i giovani potranno ottenere la patente al compimento dei 17 anni. Un cambiamento davvero epocale, che avrà effetti su tutti gli Stati dell’UE. Tuttavia, fino al compimento dei 18 anni, sarà obbligatorio circolare accompagnati da un conducente esperto. Questa misura mira a garantire un periodo di apprendimento più sicuro e consapevole prima della piena autonomia al volante.

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L’entrata in vigore di queste norme dovrà essere recepita dagli Stati membri entro tre anni, con un ulteriore anno di transizione per la completa attuazione. La riforma rappresenta una risposta concreta alle quasi 20.000 vite perse annualmente sulle strade europee, un dato che impone da tempo un cambio di passo nelle politiche di sicurezza stradale.
Un elemento cardine della riforma riguarda il rafforzamento del sistema sanzionatorio. Fino a oggi, infatti, chi perdeva la patente in un Paese poteva continuare a guidare in un altro Stato membro, vanificando così l’efficacia delle misure punitive in caso di infrazioni gravi. Ora, come ha spiegato l’europarlamentare Matteo Ricci, relatore della riforma e figura chiave nelle istituzioni europee:
“Chi commette un’infrazione grave in un Paese diverso da quello di residenza non potrà più guidare da nessuna parte in Europa. Il ritiro della patente sarà riconosciuto ovunque.”
Con questa iniziativa si introduce un principio di reciprocità totale che rende effettivo il concetto di patente europea e rafforza la lotta contro la guida pericolosa e irresponsabile.
Dal punto di vista formativo, gli esami di guida saranno incentrati non solo sul rispetto formale delle regole ma anche sulla capacità di valutare i rischi ambientali: attenzione agli angoli ciechi, prevenzione delle distrazioni da cellulare, e sensibilità verso categorie vulnerabili come pedoni e ciclisti. L’obiettivo è sviluppare una guida attenta e responsabile, in grado di prevedere e prevenire situazioni di pericolo.

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