Il dettaglio da non sottovalutare per smascherare le truffe prima dell’acquisto dell’auto

Cosa devi fare prima di acquistare un’auto per evitare di cadere in una truffa: occhio a questo dettaglio, non sottovalutarlo. 

Nel panorama dinamico del mercato automobilistico italiano, l’acquisto di un veicolo usato rappresenta una scelta sempre più diffusa, ma non priva di rischi.

Tra gli elementi cruciali da analizzare prima di finalizzare un acquisto, il chilometraggio si conferma un indicatore fondamentale per valutare lo stato di salute di un’auto. Tuttavia, nel 2025, con le nuove tecnologie e i sistemi di controllo sempre più sofisticati, diventa indispensabile conoscere le modalità aggiornate per verificare il chilometraggio e prevenire eventuali truffe.

L’importanza del chilometraggio nel mercato delle auto usate

Il chilometraggio indica la distanza totale percorsa da un veicolo, registrata tramite il contachilometri. Non si tratta solo di una cifra numerica, ma di una vera e propria “biografia” del veicolo, che rivela il grado di utilizzo e, indirettamente, l’usura di componenti fondamentali come motore, trasmissione, freni e sospensioni. In Italia, dove il mercato dell’usato è molto attivo, questo dato influenza significativamente sia il valore commerciale che la valutazione tecnica del mezzo. Oggi, grazie ai sistemi elettronici avanzati, il chilometraggio è memorizzato in diverse centraline di controllo, offrendo una maggiore sicurezza rispetto al passato contro la manomissione.

Tuttavia, la semplice cifra non basta: è essenziale valutare il chilometraggio in relazione all’età del veicolo, al tipo di utilizzo (autostrada o città) e alla manutenzione effettuata. Un veicolo che ha percorso molti chilometri in autostrada, ad esempio, potrebbe essere meno usurato rispetto a uno con pochi chilometri ma utilizzato prevalentemente in ambiente urbano, più soggetto a stress da traffico e stop & go. Per evitare brutte sorprese, è fondamentale saper verificare l’autenticità del chilometraggio. In Italia, il Portale dell’Automobilista, gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, consente di consultare i chilometri registrati durante le revisioni obbligatorie, permettendo così di individuare eventuali incongruenze o alterazioni.

Oltre a questo, è opportuno analizzare con attenzione la documentazione di manutenzione: il libretto dei tagliandi deve riportare in modo coerente i chilometraggi rilevati ad ogni intervento. È consigliabile anche un’ispezione visiva dello stato di usura di componenti come volante, pedali e sedili, che dovrebbero essere compatibili con i chilometri dichiarati. Per una verifica più approfondita, la diagnostica elettronica si rivela uno strumento indispensabile, soprattutto con le auto più recenti che conservano i dati in molteplici centraline.

Il controllo della storia del veicolo può essere integrato con la richiesta della cronologia dei proprietari tramite il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), mentre la consulenza di un meccanico esperto può scovare eventuali incongruenze tra usura e chilometraggio, offrendo un’ulteriore garanzia sull’affidabilità del mezzo. La manomissione del contachilometri, o “schilometraggio”, rimane una delle frodi più diffuse nel settore delle auto usate. Le stime attuali indicano che in Italia circa il 10-15% delle vetture usate presenta chilometraggi alterati, con percentuali ancora maggiori per i veicoli importati. Questa pratica, che mira a gonfiare artificialmente il valore dell’auto, può causare gravi danni economici agli acquirenti.

Attenzione a questo dettaglio prima di comprare un’auto: a cosa stare attenti – Valtellinamobile.it

Per proteggersi, oltre a verificare le informazioni disponibili sul Portale dell’Automobilista e ad analizzare la documentazione di manutenzione, è consigliabile affidarsi a tecnici specializzati per la diagnosi elettronica. Le auto moderne, infatti, rendono più complessa la manipolazione completa del chilometraggio proprio grazie alla memorizzazione multipla dei dati. In caso di dubbi, ottenere la cronologia dei proprietari e contattare i precedenti possessori può fornire ulteriori dettagli utili. La prevenzione si basa dunque su un insieme di controlli incrociati, che oggi sono più efficaci grazie all’innovazione tecnologica e ai servizi digitali messi a disposizione dal settore pubblico e privato.

Il chilometraggio resta uno dei parametri più influenti nella definizione del prezzo di un’auto usata in Italia. La differenza di valore tra due veicoli identici per modello e anno ma con chilometraggi differenti può arrivare fino al 30-40%. Per esempio, una berlina di segmento C con 30.000 chilometri può costare fino al 20% in più rispetto a un’analoga con 90.000 chilometri. Va sottolineato che il deprezzamento non segue una progressione lineare: nei primi anni e nei primi chilometri la perdita di valore è più marcata, mentre superata una certa soglia (sopra i 150.000 chilometri) il calo di prezzo tende a stabilizzarsi.

Un fattore che oggi assume sempre maggiore rilievo è la qualità e la regolarità della manutenzione. Un veicolo ben curato, anche se con un chilometraggio elevato, può rappresentare un investimento più sicuro rispetto a un’auto poco seguita, indipendentemente dai chilometri percorsi. I modelli più affidabili, specialmente quelli dotati di motori moderni a benzina o diesel, sono in grado di garantire un’ottima durata anche oltre i 250.000 chilometri, a patto che la manutenzione sia stata eseguita con rigore.

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Redazione T