Nei veicoli con carburatori o iniezione meccanica (anni ’80 e precedenti), il carburante tendeva a condensare nelle tubazioni di aspirazione e il motore faticava a partire a freddo.
Anche nei diesel non dotati di elettronica, era necessario far raggiungere una certa temperatura prima di poter procedere .
Iniezione elettronica = pronto subito
I propulsori moderni regolano automaticamente miscela aria-carburante e tempo di iniezione alla partenza, facendo a meno dello starter.
L’olio lubrificante sintetico scorre immediatamente anche a freddo, garantendo una lubrificazione efficace in pochi secondi.
Inoltre, muoversi riscalda più velocemente motore, impianto di scarico, catalizzatore e trasmissione, grazie a un carico meccanico sostenuto.
Consumare carburante senza motivo
Lasciare il veicolo al minimo brucia carburante inutilmente e produce emissioni, peggiorando l’impatto ambientale.
Ad esempio, 10 minuti di minimo costano tra 0.08 € e 0.41 € per motori medi.
Lubrificazione meno efficace a regime basso
Al minimo la pressione dell’olio è bassa e l’olio rimane spesso più denso, quindi la lubrificazione del motore e della trasmissione non è ottimale.
Sbalzi termici pericolosi
Riscaldare il blocco a velocità ridotta può provocare dilatazioni non uniformi e minor resa dei materiali, generando micro-cricche.
Leggi anche: Spegnere l’aria condizionata prima del motore, giusto o sbagliato?
Basta avviare la vettura, allacciare la cintura, regolare specchietti e luci, attendere una manciata di secondi. L’olio, la benzina e i sensori si stabilizzano rapidamente .
In movimento, il motore si riscalda più rapidamente grazie a una maggiore portata di carburante e giri superiori. Evita accelerazioni decise e regimi alti (oltre 2.000–2.500 rpm) nei primi minuti.
Guidare con andatura tranquilla consente di raggiungere la temperatura ottimale in appena 5–10 minuti.
Temperature estreme (< –18 °C): un minimo di 60–120 secondi può aiutare l’olio e il sistema di trasmissione.
Parabrezza ghiacciato: serve un tempo per scongelare visibilità e sicurezza prima di partire.
Veicoli antichi o carburati (pre-1980): potrebbero ancora necessitare di qualche minuto di minima.
Risparmio carburante
Riduci sprechi e costi, specie se ripeti la procedura quotidianamente.
Minore usura meccanica
Evitando minimo prolungato e alte pressioni di carico a motore freddo, incrementi la longevità del propulsore.
Meno emissioni
Attenuando l’uso del minimo e accelerando gradualmente, contribuisci a un controllo migliore dei gas di scarico e delle emissioni inquinanti .
Secondo autorevoli fonti non fare standby oltre 30 secondi; l’etanolo consumato in attesa è più dispendioso di un riavvio.
| Azione | Meglio fare | Perché |
|---|---|---|
| Avviare | 15–30 s di attesa | Sistema elettronico stabilizza miscela e pressione |
| Partire | Andatura moderata | Riscalda motore e fluidi + protegge trasmissione |
| Primi minuti | Sotto i 2.000 rpm, acceleratore leggero | Evita stress su componenti freddi |
| Condizioni estreme | Idling breve (1–2 min) se necessario | Garantisce lubrificazione corretta |
| Parabrezza ghiacciato | Usa l’aria calda prima di muovere l’auto | Migliora sicurezza alla guida |
Lo “scaldare il motore al minimo” è un retaggio del passato, non adatto ai motori moderni a iniezione elettronica.
Accendi, aspetta 15–30 secondi e parti moderato: è la strategia migliore per:
Riscaldare più rapidamente ed efficacemente
Risparmiare carburante
Ridurre l’usura meccanica
Minimizzare l’impatto ambientale
E, se vivi in zone con inverni rigidi, un breve minimo assistito (1–2 min) può essere accettabile, ma solo se serve davvero (es. testata del parabrezza ghiacciata).
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