Il borgo nel cuore della Valtellina - (valtellinamobile.it)|Chiavenna
Tra storia, natura e sapori tipici, offre itinerari tra crotti, musei, arte e paesaggi alpini, ideale per un viaggio sostenibile e autentico
Nel cuore delle Alpi lombarde, si conferma una meta imperdibile per chi desidera trascorrere un weekend immerso nella natura e nella storia, senza rinunciare a un’esperienza culturale e gastronomica di alto livello. Questo borgo, con poco più di settemila abitanti, è l’unico comune della provincia di Sondrio insignito della prestigiosa Bandiera Arancione del Touring Club Italiano dal 2008 e riconosciuto come Città Slow per l’impegno nella sostenibilità ambientale e nella tutela del patrimonio locale.
Scopriamo insieme come vivere un’indimenticabile giornata, seguendo le parole di una guida esperta e i consigli aggiornati sulle attrazioni e le tradizioni locali.
Passeggiando tra le vie del centro storico, che affonda le sue radici nel XVI secolo, si percepisce l’importanza strategica che questa cittadina ha avuto nel corso dei secoli, grazie alla sua posizione di snodo commerciale tra la Pianura Padana e il bacino del Reno. Via Dolzino, arteria principale del borgo, è un vero e proprio museo a cielo aperto, circondata da palazzi storici impreziositi da portali decorati con stemmi e iscrizioni antiche. Lungo il percorso si susseguono piazze suggestive come Piazza Castello, Piazza Bertacchi e Piazza Crollaranza, fino a raggiungere Piazza Pestalozzi, dove si trova l’omonimo palazzo che custodisce una “stüa” seicentesca in legno di cirmolo.
Chiavenna, in Valtellina – (valtellinamobile.it)
Tra le emozioni più autentiche che Chiavenna sa offrire, spiccano i crotti, particolari grotte naturali create dal distacco di massi montani in epoca preistorica. La zona di Pratogiano ospita la più alta concentrazione di crotti in tutta la Valchiavenna. Oggi molti crotti sono adibiti a ristoranti tipici dove è possibile degustare prodotti tradizionali come la bresaola, il Violino di Capra (un presidio Slow Food), i pizzoccheri chiavennaschi (gnocchetti locali), la polenta taragna, le costine al lavècc (cottura in pentola di pietra ollare) e dolci come la torta Fioretto e i biscottini di Prosto. Tra i locali più rinomati, il Crotto Quartino, il Crotto del Fuin a Piuro e il Crotto Ubiali in città, rappresentano tappe obbligate per gli amanti della cucina di montagna autentica.
Per gli appassionati di storia, la Collegiata di San Lorenzo rappresenta un gioiello artistico-religioso con radici che risalgono al V secolo. Il suo quadriportico seicentesco conduce al battistero, dove si conserva un fonte battesimale monolitico del 1156, e all’annesso Museo del Tesoro, una collezione preziosa di paramenti sacri, statue lignee e un raro codice musicale dell’XI secolo.
A pochi passi dal centro, il Parco Archeologico-Botanico del Paradiso si estende sui colli Castellaccio e Paradiso, zone che un tempo ospitavano due castelli gemelli. All’interno della riserva naturale Marmitte dei Giganti, questa area offre un panorama variegato di paesaggi, flora e sentieri facili, perfetti per escursioni di ogni tipo. Le Marmitte dei Giganti sono imponenti formazioni glaciali scavate dall’erosione dei ghiacciai, che hanno creato profonde cavità di forma tondeggiante e cilindrica, chiamate “pentole dei giganti”.
Un’altra tappa imperdibile è il Mulino Moro di Bottonera, fondato nel 1867 nel quartiere artigiano, dove l’acqua del fiume Mera azionava macchinari per la lavorazione di cereali e altri prodotti. Il mulino, oggi museo, conserva intatte le macchine originali e racconta la storia della protoindustria locale. Non distante, la Galleria Civica dei Pompieri della Valchiavenna espone attrezzature antincendio storiche e ricostruisce l’atmosfera degli anni ’30 con documenti, fotografie e modelli in scala realizzati da Claudio Persenico, ex capo reparto dei Vigili del Fuoco.