Negli ultimi anni, le truffe telefoniche legate ai contratti di fornitura di luce e gas sono aumentate in modo preoccupante. Tra queste, spicca la truffa della doppia bolletta e dello switch forzato, che sfrutta la complessità del mercato energetico e la scarsa conoscenza delle normative da parte dei consumatori. È fondamentale essere informati per riconoscere queste frodi e proteggersi efficacemente.​
Come funziona la truffa della doppia bolletta
Switch forzato
Il raggiro inizia generalmente con una chiamata da parte di un falso operatore che si presenta come rappresentante del proprio fornitore o di un ente ufficiale. L’operatore comunica che la disdetta del precedente contratto non è andata a buon fine, paventando il rischio di ricevere due bollette simultanee da fornitori diversi per lo stesso periodo di consumo.​
Per “risolvere” questa situazione, il truffatore propone un cambio immediato di fornitore (switch), assicurando che in questo modo verranno annullati i contratti preesistenti e si eviteranno doppie fatturazioni. Questa strategia si basa sull’uso di toni allarmistici, informazioni parzialmente false e una forte pressione psicologica, inducendo il cliente a prendere decisioni affrettate senza il tempo di verificare la veridicità delle affermazioni.​
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Perché i truffatori utilizzano questo metodo?
L’obiettivo principale di questi truffatori è ottenere nuovi contratti di fornitura, dai quali ricavano commissioni o incentivi economici. Sfruttano la scarsa conoscenza delle procedure di cambio fornitore e delle normative vigenti da parte dei consumatori, rendendo più facile indurli in errore. Inoltre, creando una situazione di urgenza, molte persone tendono a non approfondire i dettagli, aumentando l’efficacia della truffa.​
Come riconoscere la truffa
Per individuare e difendersi da queste frodi, è importante prestare attenzione a determinati segnali d’allarme:
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Chiamate insistenti e toni minacciosi: i truffatori cercano di creare ansia e pressione per spingere il consumatore a prendere decisioni rapide.​
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Mancanza di documentazione scritta: proposte basate esclusivamente su conversazioni telefoniche, senza l’invio di informazioni dettagliate per iscritto.​
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Richiesta di dati personali o bancari al telefono: come codici POD (Point Of Delivery) o PDR (Punto di Riconsegna), informazioni che non dovrebbero essere fornite senza adeguate verifiche.​
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Pressione per firmare un nuovo contratto immediatamente: senza concedere il tempo necessario per riflettere o consultare un esperto.​
Come proteggersi dalle truffe dei call center luce e gas
Per evitare di cadere vittima di queste truffe, è fondamentale adottare alcune precauzioni:
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Verificare sempre lo stato della propria fornitura: contattando direttamente il proprio fornitore attuale tramite i canali ufficiali per accertarsi della situazione contrattuale.​
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Richiedere informazioni scritte: non accettare mai modifiche contrattuali basate solo su una chiamata telefonica; esigere sempre una documentazione dettagliata.​
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Non fornire dati sensibili al telefono: evitare di comunicare codici di fornitura o informazioni bancarie senza certezza sull’identità dell’interlocutore.​
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Segnalare chiamate sospette: rivolgersi alle autorità competenti, come l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), o al proprio fornitore per denunciare tentativi di truffa.​
Cosa fare se si è caduti nella truffa
Se si sospetta di essere stati vittime di una truffa legata ai contratti di luce e gas, è importante agire tempestivamente:
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Contattare il proprio fornitore attuale: per verificare lo stato del contratto e chiarire eventuali anomalie.​
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Presentare un reclamo formale: contestando eventuali contratti non richiesti e richiedendo il ripristino delle condizioni precedenti.​
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Rivolgersi all’ARERA: per ricevere assistenza e tutela dei propri diritti come consumatore.​
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Monitorare attentamente le bollette successive: per individuare eventuali addebiti non autorizzati o anomalie nella fatturazione.​
Falsa doppia bolletta
Le truffe telefoniche relative ai contratti di luce e gas rappresentano una minaccia concreta per i consumatori. Essere informati e vigili è il primo passo per difendersi efficacemente. Adottando le precauzioni sopra descritte e mantenendo un atteggiamento critico verso proposte sospette, è possibile proteggersi da queste pratiche ingannevoli e tutelare i propri interessi economici.
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