Chi utilizza camini, stufe a legna o termocamini sa bene quanto sia fondamentale mantenere la canna fumaria pulita. Le incrostazioni che si formano all’interno della canna fumaria rappresentano un rischio non solo per il corretto funzionamento dell’impianto, ma anche per la sicurezza della casa.
La colpa principale di queste incrostazioni? Il tipo di legna utilizzata per la combustione. Alcuni tipi di legna rilasciano più residui di altri, contribuendo all’accumulo di fuliggine e creosoto, una sostanza altamente infiammabile.
In questo articolo analizzeremo quali tipi di legna favoriscono le incrostazioni, quali sono i rischi connessi e come prevenire il problema.
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Non tutta la legna brucia allo stesso modo e non tutta è adatta per l’uso in camini e stufe. I fattori che incidono sulla formazione di incrostazioni sono principalmente:
Ecco i principali tipi di legna che tendono a incrostare la canna fumaria:
La legna fresca o non stagionata contiene troppa umidità (oltre il 20%), il che provoca una combustione incompleta. Questo porta alla produzione eccessiva di fumo, fuliggine e creosoto, aumentando il rischio di incrostazioni e incendi del camino.
Soluzione: Usa sempre legna ben stagionata con un’umidità inferiore al 20%. L’ideale è farla asciugare almeno 18-24 mesi prima di bruciarla.
I legni resinosi bruciano velocemente e generano molto calore, ma rilasciano grandi quantità di resina che si deposita sulla canna fumaria sotto forma di creosoto. Questo aumenta il rischio di autocombustione della fuliggine accumulata.
Soluzione: Se proprio devi usare legna resinosa, mescolala con legni duri e stagionati come quercia o faggio per ridurre l’accumulo di residui.
Bruciare legno proveniente da mobili vecchi, pallet o travi trattate è altamente sconsigliato. Questi materiali contengono vernici, colle e sostanze chimiche tossiche, che oltre a incrostare la canna fumaria, possono rilasciare fumi pericolosi per la salute.
Soluzione: Usa sempre legna naturale, priva di trattamenti chimici.
Questi legni contengono poche resine ma bruciano troppo rapidamente e producono più fuliggine, contribuendo all’incrostazione della canna fumaria.
Soluzione: Preferisci legni duri come quercia, faggio, frassino e carpino, che bruciano più lentamente e con meno residui.
Se la canna fumaria è ostruita da fuliggine e creosoto, possono verificarsi diversi problemi:
Il creosoto è altamente infiammabile. Quando si accumula sulle pareti della canna fumaria, può autocombustire in presenza di temperature elevate, scatenando incendi pericolosi che possono estendersi all’intera abitazione.
Un eccessivo accumulo di residui nella canna fumaria ostruisce il tiraggio, causando un’inefficiente combustione e un aumento del consumo di legna.
Se la canna fumaria è parzialmente ostruita, il fumo e i gas di combustione possono ristagnare nell’ambiente, aumentando il rischio di avvelenamento da monossido di carbonio.
Assicurati che la legna abbia un’umidità inferiore al 20%. Per verificarlo, puoi utilizzare un igrometro per legna.
Brucia solo legna dura e naturale, evitando legni trattati, verniciati o ad alto contenuto di resina.
Un controllo e una pulizia professionale almeno una volta all’anno è fondamentale per rimuovere fuliggine e creosoto.
Esistono polveri e tronchetti spazzacamino che aiutano a ridurre i depositi di creosoto, ma non sostituiscono la pulizia professionale.
Un tiraggio corretto assicura una combustione più pulita. Se noti che il fumo tende a ristagnare, potrebbe essere necessario migliorare la ventilazione.
La scelta della legna giusta è fondamentale per mantenere la canna fumaria pulita e sicura. Evita legna umida, resinosa o trattata e punta su essenze dure e ben stagionate. Inoltre, non trascurare la manutenzione: una pulizia regolare della canna fumaria può prevenire incendi domestici e problemi di salute.
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