Il Sentiero del Filon del Mot è uno dei percorsi escursionistici più suggestivi e ricchi di storia della Valtellina, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio.
Spesso soprannominato “la Machu Picchu della Valtellina”, questo cammino combina panorami mozzafiato, resti bellici e un’atmosfera unica che lo rende imperdibile per chi ama la montagna e la storia.
Il percorso può iniziare:
Al Passo dello Stelvio o
Alla terza/quarta cantoniera della SS 38 dello Stelvio, a circa 2.488 m di altitudine.
Distanza: circa 8–11 km, a seconda del punto di partenza e della tipologia di itinerario (andata o anello).
Dislivello: variabile tra 480 m e 650 m, con punti fino a 3.094 m (cima dello Scorluzzo).
Durata: circa 5 ore per il percorso circolare (anello), un po’ meno per andata e ritorno.
Difficoltà: da “E” (Escursionisti) fino a “EE/EEA” per i tratti più esposti e attrezzati.
È consigliabile avere esperienza in alta montagna, soprattutto per affrontare tratti rocciosi e passaggi attrezzati (catene/ferrate).
Da fine giugno a fine settembre, quando i sentieri risultano liberi da neve e accessibili in sicurezza.
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Itinerario dettagliato: cosa aspettarsi
Si segue il sentiero segnalato (es. n. 506), che sale verso il Monte Scorluzzo a 3.094 m.
Lungo la cresta: resti di trincee, postazioni austro-ungariche e paesaggi alpini lunari.
Dalla vetta, panorama a 360° sull’Ortles-Cevedale, Pizzo Bernina, Valle del Braulio.
Si scende lungo la dorsale rocciosa tra il Monte Scorluzzo e il Filon del Mot, attraversando “terra di nessuno”.
Qui comincia il famoso Villaggio Militare del Filon dei Mot, fortificazioni italiane a 2.932 m che potevano ospitare fino a 250 soldati e oggi sono definite la “Machu Picchu della Valtellina” per fascino e suggestione.
Si prosegue verso il Piano di Scorluzzo, le Rese Basse, fino a riscendere al punto di partenza – percorrendo un anello storico interamente immerso nei segni della Prima Guerra Mondiale.
Questo soprannome nasce dal forte impatto visivo e dallo stato di conservazione delle postazioni militari arroccate in alta quota, immerse in un ambiente alpino aspro, evocativo e ricco di storia. Il paragone con la famosissima città Inca sintetizza la suggestione del luogo: un antico insediamento ricco di mistero, memoria e panorama, posizionata in un contesto naturale straordinario.
Consigli utili per escursionisti
Equipaggiamento: abbigliamento da montagna, scarponi tecnici, bastoncini, guanti e traccia di emergenza.
Acqua: lungo il percorso non ci sono fonti affidabili; non bere dai torrenti (rischio per pastorizia).
Preparazione: avere esperienza con tratti esposti e attrezzati (catene, crinali rocciosi).
Condizioni meteo: valuta bene le previsioni, le altitudini elevate richiedono meteo stabile.
Panorama: porta binocolo e macchina fotografica: i panorami sono impagabili – Ortles, Bernina, valli a perdita d’occhio.
Il Sentiero del Filon del Mot allo Stelvio è un gioiello escursionistico che unisce natura selvaggia, storia e avventura, lungo un percorso imponente in alte quote.
Far rivivere le emozioni dei soldati alpini del passato, mentre si cammina su creste panoramiche, rende questa escursione unica e memorabile.
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