Se cerchi esperienze autentiche immerse nella natura, la Valtellina offre piccoli angoli nascosti, spesso ignorati anche dai visitatori locali. Ecco alcune delle valli meno conosciute che meritano di essere esplorate:
Un angolo selvaggio della Valtellina, senza insediamenti umani permanenti, attraversato da vecchie mulattiere militari della “Linea Cadorna” della Grande Guerra. Un ambiente integro, punteggiato di baite alpine e ampi pascoli.
Riconosciuta come sito di importanza comunitaria (Natura 2000), questa valle offre itinerari escursionistici facili, immersi in una natura incontaminata e capace di incantare.
Questa riserva naturale regionale si estende tra Valtellina e Valle Camonica. Il percorso escursionistico, semplice e immerso nel bosco, conduce a ruscelli cristallini, prati verdeggianti e due accoglienti rifugi: il Rifugio Alpini di Campovecchio e il Rifugio Brandét.
Una valle ad alta quota ma accessibile, caratterizzata da boschi iniziali che lasciano spazio a pascoli solari, piccole frazioni alpine e una chiesa seicentesca dedicata a San Bernardo. Ideale per camminate tranquille o mountain bike.
Questa valle, meno nota della vicina Val Tartano, è avvolta da una fascinazione mistica: chi la esplora per la prima volta si ritrova in un luogo dove sembra che il tempo si sia fermato. Sentieri ripidi e panorami silenziosi suggeriscono quasi l’esistenza di una dimensione parallela.
Una valle laterale a Piateda che si dirama in quattro conche: la Val Venina, la Val d’Ambria, la Val Vedello e la Val Caronno. Custodisce laghi alpini suggestivi e un passato storico legato alle miniere di ferro.
Rinomata per l’eccezionale scoperta di fossili risalenti a 280 milioni di anni — impronte di anfibi, rettili, piante e perfino gocce di pioggia — in un ecosistema alpino rimasto nascosto fino a tempi recenti. Spettacolare e unico.
Parte del Parco Nazionale dello Stelvio, questa valle sembra incorniciata da alte pareti rocciose. Accessibile solo a piedi, è perfetta per chi cerca panorami ampi e atmosfere leggendarie: la leggenda delle “Streghe di Scala” aggiunge un tocco fiabesco al luogo.
Una valle isolata con una storia antica: frequentata fin dall’epoca protostorica, fu rifugio durante il fascismo e oggi vede pochissimi abitanti. Un luogo remoto, autentico e intenso, dove la natura domina incontrastata.
Tra queste, la Val Fabiolo emerge per la sua atmosfera quasi misteriosa: una valle che quasi “sparisce” agli occhi del visitatore urbano, ma che conquista chi decide di scoprirla camminando tra mulattiere, con la sensazione di entrare in un tempo sospeso. Ideale se desideri un’esperienza introspettiva immersa nella montagna autentica.
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Se cerchi quiete e natura incontaminata, considera Val Lesina, Val Caronella o Val di Rezzalo.
Per escursioni leggere ma ricche di fascino, le Valli di Sant’Antonio e la Val Fabiolo sono perfette.
Se ami la storia geologica, la Val d’Ambria ti sorprenderà con i suoi fossili.
Per paesaggi drammatici e leggende, via libera alla Valle di Scala.
Se vuoi qualcosa di isolato e ricco di storia umana, la Val Codera è una scelta straordinaria.
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