Quando l’Agenzia delle Entrate invia notifiche di fermi amministrativi, è importante sapere come muoversi, in merito. Ecco chi rischia di più
Contrarre dei debiti col Fisco può significare, se a lungo andare non si salda il dovuto, incorrere in un fermo amministrativo della propria auto. Come sappiamo, l’automobile è un mezzo importante per spostarsi liberamente in città e fuori città , e consente una grande libertà di movimento e meno perdita di tempo.
Tuttavia, avere debiti pendenti con l’Agenzia delle Entrate può significare ricevere una notifica in cui il Fisco impone il fermo amministrativo dell’auto di proprietà , finché non si sarà saldata la cifra insoluta.
Di solito, si hanno 30 giorni di tempo, da quando si riceve la comunicazione, per provvedere al pagamento dell’importo dovuto. Se ciò non avverrà , si rischia di vedersi bloccata l’auto.
Fermo amministrativo, come muoversi se arriva la notifica del provvedimento
Nel caso in cui arrivi la notifica della misura in questione, vuol dire, come detto che c’è un debito non pagato, come ad esempio una imposta, una multa, contributi INPS.

Migliaia di fermi amministrativi auto dall’Agenzia delle Entrate-valtellinamobile.it
In secondo luogo, il Fisco avverte che, se non si paga entro tot giorni, l’auto sarà sottoposta a fermo. Ora, nella comunicazione preventiva dell’Agenzia delle Entrate, ci sono cartelle o debiti non assolti, un sollecito di pagamento, e l’avviso che entro un mese, partirà il provvedimento, senza altri avvisi, se non si salda ciò che si deve.
Nel caso in cui si riceva tale comunicazione, la prima cosa da fare è verificare se è legittima. Può anche accadere, infatti, che sia frutto di un errore, e che invece il debito sia saldato da tempo. Mostrando i dovuti documenti, in caso di errore, si può impedire il fermo. L’Agenzia provvederà a correggere lo sbaglio.
Se invece il debito c’è, la possibilità è quella di versare il dovuto entro 30 giorni, in modo che non parta il fermo amministrativo, oppure chiedere una dilazione, se non è possibile versare tutto l’importo entro un mese.
L’istanza può essere inoltrata online oppure direttamente all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Una volta ottenuta la dilazione, bisogna versare il dovuto entro i 30 giorni sopraccitati. Così facendo il fermo è bloccato, e si può tranquillamente proseguire nell’uso del mezzo. Una volta saldato tutto, il fermo sarà revocato.
Conoscere questi dettagli è essenziale, in modo da non perdere la possibilità di poter continuare a utilizzare il proprio mezzo, certamente importante per poter avere libertà di spostamento.

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