Quale legna sporca di più la canna fumaria?

Scegliere la giusta legna per il camino

Se hai un camino o una stufa a legna, sapere quale legno utilizzare è fondamentale per evitare problemi alla canna fumaria. Non tutti i tipi di legna bruciano allo stesso modo, e alcuni rilasciano più fuliggine e residui, aumentando il rischio di intasamenti e incendi da canna fumaria.

Il problema principale di una cattiva combustione è l’accumulo di creosoto, una sostanza altamente infiammabile che si deposita sulle pareti interne della canna fumaria. Se non viene rimossa regolarmente, può causare incendi pericolosi.

Ma quali sono i legni da evitare? Scopriamolo subito!


Leggi anche: Chiudere i termosifoni che non servono fa risparmiare davvero?


Quale legno sporca di più la canna fumaria?

Alcuni tipi di legno sono più problematici di altri, a causa della loro composizione chimica e del contenuto di umidità e resina. Ecco i peggiori nemici della tua canna fumaria:

1. Legni resinosi (pino, abete, larice, cipresso)

I legni resinosi sono tra i peggiori per la canna fumaria perché contengono grandi quantità di resina. Quando bruciano:

  • Generano molto fumo e rilasciano grandi quantità di fuliggine.
  • Producono creosoto, che si attacca alle pareti della canna fumaria.
  • Hanno una combustione veloce e poco efficiente, quindi bruciano in fretta senza scaldare a lungo.

Se usati frequentemente, i legni resinosi intasano rapidamente la canna fumaria, rendendo necessaria una pulizia più frequente e aumentando il rischio di incendi.

2. Legna umida o non stagionata

Uno degli errori più comuni è bruciare legna che non è ben asciutta. La legna umida:

  • Brucia male, producendo più fumo e fuliggine.
  • Rilascia vapore acqueo, che unito ai residui della combustione favorisce la formazione di creosoto.
  • Riduce l’efficienza del camino, perché una parte dell’energia viene usata per far evaporare l’acqua anziché generare calore.

La legna dovrebbe avere un contenuto di umidità inferiore al 20% per una combustione ottimale. La legna appena tagliata ha un’umidità del 50-60% e deve stagionare almeno 12-24 mesi prima di essere usata.

3. Legni trattati, verniciati o contaminati

Mai bruciare legni che hanno subito trattamenti chimici! Questo include:

  • Pallet verniciati o impregnati
  • Mobili vecchi con colle e vernici
  • Compensato o MDF

Questi materiali rilasciano fumi tossici dannosi per la salute e producono residui che incrostano la canna fumaria.


Quale legna usare per un camino pulito e sicuro?

Per evitare problemi alla canna fumaria, scegli legni duri e ben stagionati. Ecco le migliori opzioni:

1. Faggio, quercia, frassino, carpino

Questi legni bruciano lentamente, producono molto calore e generano poca fuliggine. Perfetti per camini e stufe!

2. Legno di alberi da frutto (melo, pero, ciliegio)

Sono ottimi per la combustione, con poco residuo e un piacevole profumo.

3. Legna stagionata con meno del 20% di umidità

Controlla sempre il livello di umidità con un misuratore di umidità per legna.


Come mantenere pulita la canna fumaria?

Anche con la legna giusta, è fondamentale effettuare una manutenzione regolare:

Pulizia annuale della canna fumaria con uno spazzacamino professionista.
Usare tronchetti pulitori a base di sostanze che aiutano a sciogliere il creosoto.
Evitare legni resinosi e umidi, che favoriscono la formazione di residui.
Mantenere un buon tiraggio per garantire una combustione ottimale e ridurre i depositi.


Scegli bene la legna

Bruciare la legna sbagliata può portare a problemi seri, dal malfunzionamento del camino fino a incendi pericolosi. Evita i legni resinosi, umidi o trattati, e opta per legni duri ben stagionati. Così manterrai la canna fumaria pulita, il camino efficiente e la tua casa al sicuro!

Ricevi le news con Telegram
WhatsApp Messenger Instagram

Published by
Sandro Faccinelli