La località di Aprica, situata al confine tra Val Camonica e Valtellina (in provincia di Sondrio, Lombardia), ha una storia turistica e sciistica che risale almeno alla prima metà del XX secolo.
Negli anni ’60 e ’70 lo sviluppo degli impianti, delle piste e dell’innevamento artificiale permise ad Aprica di alzare l’asticella della propria offerta sciistica.
In questo contesto, ospitare una tappa di Coppa del Mondo fu un momento di grande visibilità e prestigio, non solo per la stazione ma per l’intera regione.
Ecco alcuni dettagli specifici:
Il primo riferimento è che Aprica fu la prima stazione della Lombardia ad ospitare la Coppa del Mondo di sci alpino.
Una data significativa: il 10 dicembre 1975 a Aprica si tenne una prova di discesa libera femminile della Coppa del Mondo (vittoria di Brigitte Totschnig) e il giorno dopo uno slalom speciale femminile.
Successivamente, ulteriori gare della Coppa del Mondo vi si tennero (per esempio il gigante maschile l’8 dicembre 1981 a Aprica).
Quindi non si trattò di un evento isolato, ma di più presenze internazionali che posero Aprica sulla mappa dello sci di alto livello.
L’importanza è duplice:
Per Aprica
Ospitare la Coppa del Mondo elevò il profilo della località, portando visibilità internazionale e contribuendo a consolidare lo sviluppo turistico‑invernale della zona.
Fu un punto di svolta: segnò che Aprica non era solo una stazione locale, ma capace di contendere un’organizzazione di livello mondiale.
Ancora oggi la storia è ricordata, ad esempio con il Museo dello Sci e della Montagna di Aprica, che valorizza questa tradizione.
Per la Lombardia
La Lombardia – pur essendo una regione alpina – non aveva mai ospitato una tappa di Coppa del Mondo prima di allora. Aprica aprì la strada.
Questo significa che la regione poté dimostrare di avere infrastrutture, piste e capacità organizzative adeguate al massimo livello dello sci internazionale.
Il percorso utilizzato ad Aprica per queste gare era la pista “Benedetti”/Palabione, sulla quale oggi ancora si scia e che conserva memoria di quei giorni.
Nel Museo dello Sci, si possono vedere manifesti, articoli e fotografie di quelle prime edizioni.
Ricevi le news con WhatsApp