Possedere un impianto fotovoltaico oggi è più conveniente che mai, grazie alla proroga dello scambio sul posto fino al 2024. Questa notizia rappresenta un sollievo per chi ha già installato un impianto fotovoltaico e un’opportunità per chi sta considerando l’acquisto. Lo scambio sul posto, infatti, è uno degli incentivi più vantaggiosi per i possessori di impianti fotovoltaici, tanto da essere preferito persino rispetto all’installazione di batterie per l’accumulo.
Lo scambio sul posto permette di ottenere un rimborso per l’energia immessa in rete e poi riacquistata quando l’impianto non produce abbastanza energia. Questo meccanismo può persino generare una plusvalenza per la famiglia, nel caso in cui il costo di acquisto dell’energia sia inferiore a quello di vendita al Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Perché lo scambio sul posto è così conveniente?
SCAMBIO SUL POSTO O RITIRO DEDICATO: QUALE CONVIENE?
L’Unione Europea ha dato il via libera al decreto italiano che disciplina l’incentivo per le Comunità Energetiche Rinnovabili, futuro pilastro insieme al Ritiro Dedicato degli impianti fotovoltaici. Tuttavia, mancano ancora i decreti attuativi necessari per ufficializzare la fine dello scambio sul posto, inizialmente prevista per il 31 dicembre 2023 per i nuovi impianti.
Il punto cruciale:
Chi ha già installato un impianto fotovoltaico può stare tranquillo: la scadenza dello scambio sul posto per gli impianti installati entro il 2023 è fissata al 31 dicembre 2024. Questo significa che, in assenza del decreto attuativo, tutti gli impianti – vecchi e nuovi – potranno beneficiare dello scambio sul posto fino alla fine del prossimo anno.
Scenari futuri:
In sintesi, lo scambio sul posto rappresenta un’ottima opportunità per chi possiede o sta pensando di installare un impianto fotovoltaico. La proroga fino al 2024 garantisce un ulteriore anno di vantaggi fiscali e finanziari, offrendo un incentivo tangibile per investire nelle energie rinnovabili. Con la crescente attenzione verso le Comunità Energetiche Rinnovabili e l’evoluzione delle politiche energetiche, il panorama potrebbe cambiare, ma per ora, lo scambio sul posto rimane una delle soluzioni più vantaggiose.
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