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Se accendi i termosifoni in questi giorni ti becchi una multa salata: la legge è chiara, nessuno può farlo

TermosifoneSe accendi il termosifone in questi giorni ti becchi una multa salata - Valtellinamobile.it

La legge è chiarissima a riguardo, chi accede i termosifoni in questi giorni si becca una multa salatissima. 

Con l’arrivo dell’autunno e il progressivo abbassamento delle temperature, torna puntuale la questione dell’accensione degli impianti di riscaldamento in Italia.

Tuttavia, non è possibile accendere i termosifoni a piacimento: la normativa vigente impone regole precise e sanzioni severe per chi non le rispetta. Vediamo quali sono le disposizioni aggiornate e come si applicano sul territorio nazionale.

Normativa e suddivisione climatica: il quadro legislativo aggiornato

L’accensione degli impianti di riscaldamento in Italia è regolata dal D.P.R. n. 74 del 2013, un testo normativo che stabilisce i criteri per la conduzione, la manutenzione e il controllo degli impianti termici. Il decreto divide il Paese in sei zone climatiche, ciascuna con specifici limiti temporali per l’accensione e un numero massimo di ore giornaliere consentite.  Il decreto indica che la temperatura massima consentita per il riscaldamento negli ambienti abitativi è di 20°C, con una tolleranza di 2 gradi in più. Per i mesi estivi, invece, sono previste temperature minime per il raffrescamento, sempre per garantire un uso responsabile dell’energia.

Il rispetto delle regole è sottoposto a rigidi controlli da parte di enti pubblici o aziende delegate, soprattutto per gli impianti di potenza superiore a 10 kW. Il responsabile dell’impianto – che può essere l’inquilino, il proprietario o l’amministratore di condominio – è obbligato a mantenere aggiornato il libretto d’impianto e a far effettuare periodici controlli sull’efficienza energetica. Chi accende i termosifoni fuori dal periodo consentito o ignora i limiti di temperatura rischia multe salate, che possono variare da 500 a 3.000 euro. Oltre alla sanzione economica, il mancato rispetto delle norme può determinare anche conseguenze in termini di sicurezza dell’impianto e impatto ambientale.

Negli ultimi anni, con l’aumento della sensibilità verso il risparmio energetico e la lotta ai cambiamenti climatici, l’applicazione di queste norme ha assunto un ruolo sempre più strategico. Il corretto esercizio degli impianti termici contribuisce infatti a contenere le emissioni di CO₂ e a ridurre i costi energetici per le famiglie italiane.

Termosifone

Ti becchi una multa salata se accendi il termosifone in questi giorni – Valtellinamobile.it

La normativa non si limita a stabilire periodi e temperature, ma richiede anche una gestione consapevole e sostenibile degli impianti di riscaldamento. La manutenzione ordinaria e straordinaria è fondamentale per garantire efficienza, sicurezza e durata nel tempo. Gli operatori incaricati devono effettuare verifiche periodiche sull’efficienza energetica degli impianti, verifiche che permettono di individuare eventuali dispersioni o malfunzionamenti che causano sprechi. In questo modo si tutela non solo l’ambiente, ma anche il portafoglio dei consumatori, che possono così evitare bollette esorbitanti dovute a inefficienze.

La suddivisione in zone climatiche, le limitazioni temporali e le temperature massime rappresentano quindi strumenti essenziali per un uso razionale del riscaldamento domestico, favorendo un equilibrio tra comfort abitativo e responsabilità ambientale. L’attenzione alle normative e agli aggiornamenti legislativi è indispensabile per cittadini e amministratori di condominio, che devono essere informati per evitare sanzioni e contribuire a una gestione energetica più intelligente e sostenibile.

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