Con l’arrivo della stagione fredda, il riscaldamento diventa uno dei consumi energetici principali nelle case italiane. Risparmiare sul riscaldamento senza rinunciare al comfort è una priorità, e una delle domande più comuni è se chiudere alcuni termosifoni può davvero contribuire a ridurre i costi. In questo articolo esploreremo come e quando chiudere i termosifoni può essere efficace, fornendo consigli pratici per gestire al meglio la temperatura in casa e ottimizzare il risparmio energetico.
Prima di addentrarci nei dettagli, è utile comprendere come funziona il riscaldamento domestico. Nei sistemi centralizzati o autonomi, l’acqua calda viene distribuita attraverso i termosifoni per riscaldare gli ambienti. Più termosifoni accesi equivalgono a una maggiore richiesta di calore dalla caldaia, e di conseguenza, a un consumo di energia più alto. Tuttavia, in molti casi, chiudere alcuni termosifoni può ridurre il consumo complessivo, ma solo se fatto con una certa attenzione e strategia.
Per esempio, chiudere i termosifoni in stanze poco utilizzate come ripostigli, corridoi o camere per gli ospiti può ridurre il carico complessivo sul sistema, permettendo alla caldaia di riscaldare meno acqua e quindi consumare meno energia. In abitazioni grandi, dove non tutte le stanze sono utilizzate regolarmente, questa è una pratica particolarmente efficace. Ma per sfruttare al meglio questa tecnica di risparmio, bisogna prendere in considerazione alcuni dettagli.
LEGGI ANCHE: Riscaldare casa senza termosifoni
Non è sufficiente chiudere i termosifoni a caso. Per ottenere un risparmio reale senza compromettere il comfort della casa, è importante considerare vari fattori:
LEGGI ANCHE: Quanto consuma un radiatore svedese?
Gestire in modo intelligente il riscaldamento significa anche programmare la caldaia e la distribuzione del calore in base agli orari di utilizzo della casa. In molte abitazioni, la casa è vuota durante le ore lavorative, e non ha senso mantenere una temperatura alta. Impostando un timer per accendere il riscaldamento solo quando necessario, è possibile ottimizzare i consumi e risparmiare notevolmente sulla bolletta.
Inoltre, tenere sotto controllo l’umidità è un altro fattore importante. L’umidità influisce sulla percezione della temperatura: una casa ben umidificata si sente più calda anche con pochi gradi in meno. Usare un umidificatore o tenere delle piante può aiutare a mantenere un livello di umidità ottimale, riducendo così la necessità di riscaldare ulteriormente.
Passiamo ora alla questione principale: quanto si può risparmiare chiudendo alcuni termosifoni? Il risparmio varia in base a diversi fattori, tra cui la dimensione della casa, il numero di termosifoni presenti, l’efficienza della caldaia e l’isolamento dell’abitazione. In media, una gestione intelligente dei termosifoni può portare a un risparmio tra il 10% e il 20% sui costi del riscaldamento, ma è importante usare un approccio strategico.
Ecco alcuni consigli pratici per massimizzare il risparmio:
Chiudere alcuni termosifoni può essere una strategia vincente, ma ci sono errori da evitare per non compromettere l’efficienza del riscaldamento. Uno degli errori più comuni è spegnere i termosifoni nelle stanze centrali della casa. Il calore tende a diffondersi e se il freddo si concentra in una zona, questo può causare un maggior consumo energetico per riscaldare le altre stanze. Meglio limitare l’accensione dei termosifoni solo nelle stanze esterne o non utilizzate.
Non dimenticare la manutenzione: termosifoni sporchi o che necessitano di essere sfiatati possono lavorare in modo meno efficiente, aumentando i consumi. Pulisci i termosifoni e sfiatali regolarmente per assicurarti che il calore si distribuisca uniformemente.
RICEVI LE NEWS CON
Telegram WhatsApp Messenger Instagram