In Italia era un vero tormento: chiamate ogni giorno da numeri che sembrano italiani, ma in realtà nascono dall’estero, create ad hoc per infastidire o truffare. Queste chiamate sfruttano la tecnica dello spoofing, che falsifica l’identità del chiamante, facendogli apparire un prefisso italiano riconoscibile (come 02, 06 o numeri mobili) per indurti a rispondere.
Per contrastarlo, l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha varato un codice di condotta (Resolution No. 106/25/CONS), con un approccio strutturato in due fasi:
Dal 19 agosto 2025: scatta il primo blocco, per le chiamate con numeri fissi italiani falsificati provenienti dall’estero.
Dal 19 novembre 2025: scatta il secondo blocco, questa volta esteso anche ai numeri mobili italiani falsi, una misura più complessa sul piano tecnico.
Non serve scaricare app né fare nulla manualmente. Le regole si attuano direttamente a livello di rete dagli operatori telefonici:
Verifica in tempo reale del numero chiamante e del suo paese di origine;
Se il numero appare italiano ma la chiamata proviene da Paesi esteri (e non è un roaming legittimo), la chiamata viene automaticamente bloccata.
Quindi, gli utenti non devono fare niente: niente app, niente impostazioni da modificare, solo meno stress e più privacy.
Bloccare i numeri fissi era relativamente più semplice: i prefissi territoriali (es. 02, 06) sono facilmente rilevabili e contrastabili. Il vero test arriva da novembre, quando i filtri dovranno gestire anche i numeri mobili falsi, più difficili da identificare soprattutto in presenza di roaming internazionale legittimo.
In queste situazioni, il sistema verifica se il numero esiste nel database nazionale e se si tratta di una situazione reale (ad esempio, utente in roaming). Se è falso, la chiamata viene bloccata automaticamente.
Il Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO), potenziato nel 2022 per includere anche i cellulari, è gratuito e consente di bloccare chiamate promozionali indesiderate.
Tuttavia, molti numeri registrati non sono bastati: call center esteri o truffatori continuavano a contattare gli utenti ignorando il RPO, grazie allo spoofing.
Ora, grazie ai filtri AGCOM, l’intervento è a monte, sull’infrastruttura, e non più affidato solo all’utente che fa opt‑out.
Chiamate legittime interne all’Italia, anche se indesiderate (ad esempio da operatori con cui hai avuto un contratto), non saranno bloccate; resta attivo il confronto con il RPO in questi casi.
Promozioni via app, SMS, social o via email non rientrano nelle nuove coperture AGCOM.
Il Registro delle Opposizioni non protegge da tutti i tipi di chiamate, ma solo da quelle promozionali; bisogna continuare a segnalare violazioni a chi di competenza (Garante Privacy, AGCOM, etc.).
Meno interruzioni da numeri che sembrano familiari: si riducono lo spam e le truffe telefoniche.
Maggiore serenità: rispondere al telefono sarà meno snervante.
Cambio di paradigma: la tutela non ricade più solo sull’utente, ma è garantita tecnicamente dalla rete.
Tuttavia, non è una soluzione definitiva: resteranno chiamate legittime che potresti ritenere moleste, e chi lavora in modo fraudolento potrebbe tentare altri escamotage. Ma è senza dubbio un passo decisivo nella lotta contro il telemarketing aggressivo.
| Data | Cosa cambia |
|---|---|
| 19 agosto 2025 | Blocco delle chiamate dall’estero con numeri fissi italiani falsi |
| 19 novembre 2025 | Estensione del filtro ai numeri mobili italiani falsi, con verifica real‑time |
Il blocco è automatico, invisibile all’utente, e riduce drasticamente la portata dello spoofing.
Da novembre 2025, grazie alle nuove misure AGCOM, l’Italia potrà dire “basta” a molte chiamate commerciali indesiderate: un filtro efficace, messo in rete dagli operatori, che blocca direttamente le chiamate fasulle, soprattutto quelle costruite appositamente per essere fastidiose o ingannevoli. È un cambiamento strutturale che protegge davvero, senza chiedere nulla all’utente.
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