Cresce la domanda di sistemi di riscaldamento efficienti: guida pratica su potenza, modelli, incentivi e consigli per scegliere
Con l’arrivo della stagione invernale, cresce l’interesse per soluzioni di riscaldamento efficienti, economiche e sostenibili. Tra queste, la stufa a pellet si afferma come una delle opzioni più apprezzate per abitazioni di medie dimensioni, come ad esempio una casa di 100 mq.
Ma come orientarsi nella scelta della potenza e del modello più adatto per garantire un comfort ottimale e consumi contenuti?
Come calcolare il fabbisogno termico per una casa e quale stufa scegliere
La prima domanda da porsi quando si sceglie una stufa a pellet è: di quanti kilowatt di potenza ho bisogno per riscaldare efficacemente 100 mq? Per rispondere, è indispensabile calcolare il fabbisogno termico dell’abitazione, ovvero l’energia necessaria per mantenere la temperatura desiderata durante i mesi più freddi.

Fabbisogno energetico e stufa a pellet: le stime – (valtellinamobile.it)
Il calcolo parte dal volume dell’ambiente, ottenuto moltiplicando la superficie per l’altezza del locale. Per un’abitazione di 100 metri quadrati con un’altezza media di 2,70 metri, si ottengono 270 metri cubi. Successivamente, si applica un coefficiente termico, che varia in base all’isolamento, all’esposizione solare e alla zona climatica, normalmente compreso tra 30 e 40 kcal per metro cubo.
Ad esempio, utilizzando un valore medio di 35 kcal/m³, il fabbisogno termico sarà :
270 m³ x 35 kcal/m³ = 9.450 kcal
Convertendo le chilocalorie in kilowatt (sapendo che 860 kcal corrispondono a 1 kW), si ottiene:
9.450 / 860 = 10,98 kW
Quindi, per riscaldare una casa di 100 mq in una zona climatica non particolarmente fredda, si consiglia una stufa a pellet con potenza minima di circa 11 kW.
Sebbene il calcolo fornisca una stima utile, gli esperti suggeriscono di aggiungere un margine di potenza per far fronte alle giornate più rigide e garantire un comfort termico costante. Per questo motivo, una stufa a pellet da 12 kW rappresenta una soluzione equilibrata, in grado di soddisfare le esigenze di riscaldamento di un’abitazione di 100 mq con un buon livello di isolamento.
Inoltre, è importante considerare che il calcolo definitivo del fabbisogno termico deve essere affidato a un tecnico specializzato, che saprà tenere conto di molteplici fattori, come materiali costruttivi, esposizione, presenza di infissi ad alta efficienza e altri parametri che incidono sul consumo energetico reale.
Un altro aspetto da considerare per ottimizzare il riscaldamento di una casa di 100 mq, soprattutto se disposta su più piani o con stanze lontane tra loro, è la scelta di una stufa a pellet canalizzata. Questo tipo di impianto permette di convogliare l’aria calda in più ambienti contemporaneamente, evitando spiacevoli differenze di temperatura tra le stanze.
La canalizzazione del calore assicura una distribuzione uniforme, migliorando il comfort abitativo e riducendo gli sprechi energetici. Inoltre, alcune stufe a pellet moderne sono dotate di sistemi di regolazione automatica della potenza e di ventilatori silenziosi, che aumentano l’efficienza complessiva del riscaldamento.
L’interesse per le stufe a pellet è sostenuto anche dalla disponibilità di incentivi economici promossi dallo Stato e dalle Regioni. Nel 2025, grazie al Conto Termico 2.0 e alle detrazioni fiscali che possono arrivare fino al 65%, è possibile ammortizzare parte della spesa per l’acquisto e l’installazione di apparecchiature a risparmio energetico.
Per usufruire di questi incentivi, è fondamentale che la stufa a pellet sia certificata secondo le normative vigenti, come il DM 186/2017, che prevede standard rigorosi in termini di emissioni e rendimento. Alcuni modelli, prodotti da aziende italiane specializzate, hanno raggiunto anche la certificazione a 5 stelle, sinonimo di alta qualità e rispetto ambientale.

La scelta della stufa a pellet - (valtellinamobile.it)|Fabbisogno energetico e stufa a pellet: le stime - (valtellinamobile.it)








