I tamponamenti a catena rappresentano una delle situazioni più comuni e complesse nel panorama degli incidenti stradali.
Comprendere le dinamiche, le responsabilità e i meccanismi di risarcimento è fondamentale per affrontare al meglio queste circostanze. In questo articolo, esamineremo due tipologie principali di tamponamenti a catena, come la legge italiana regola la responsabilità e i procedimenti per il risarcimento dei danni.
Il primo tipo di tamponamento a catena è quello più tipico e si verifica quando un’auto frena all’improvviso, causando una reazione a catena di collisioni tra i veicoli che seguono.
In questo scenario, tutti gli scontri avvengono quasi contemporaneamente e a causa del medesimo fatto: il primo tamponamento.
Secondo l’articolo 2054 del Codice Civile, in questi casi si applica una presunzione di colpa in eguale misura per entrambi i conducenti di ciascuna coppia di veicoli coinvolti.
Ad esempio, se A viene tamponata da B, B viene tamponata da C, C da D e così via, si procede nel seguente modo:
Questa presunzione si basa sull’inosservanza della distanza di sicurezza rispetto al veicolo antistante.
Tuttavia, c’è sempre la possibilità di fornire la prova contraria, dimostrando di aver fatto tutto il possibile per evitare lo scontro.
Il secondo tipo di tamponamento a catena è definito “improprio” e si verifica tra veicoli fermi in colonna.
Immaginiamo una situazione in cui A e B hanno già avuto un incidente e stanno scambiando i dati delle assicurazioni. Sopraggiunge il veicolo C che, non accorgendosi del pericolo, urta contro B. Dopo un po’, anche D fa lo stesso scontrandosi contro C.
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In questo caso, l’unico responsabile delle collisioni è l’ultimo veicolo che ha causato il tamponamento. Quindi, nel nostro esempio:
Come in tutti gli incidenti stradali, anche nei tamponamenti a catena, i danni sono coperti dalle assicurazioni delle auto ritenute responsabili. Tuttavia, le modalità di risarcimento variano tra i due tipi di tamponamenti descritti.
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Nel tamponamento a catena classico, a pagare i danni è ciascuna assicurazione delle auto coinvolte, ma solo nella misura del 50% ciascuna. Non opera però il sistema dell’indennizzo diretto, il che significa che per ottenere il risarcimento non ci si può rivolgere alla propria compagnia, ma a quella dell’altro automobilista. Ad esempio:
Nel caso di tamponamento a catena di auto già ferme, a pagare il 100% del danno è l’assicurazione dell’auto che ha tamponato. Qui, opera il criterio dell’indennizzo diretto, per cui ciascun automobilista danneggiato dovrà presentare la richiesta di risarcimento alla propria assicurazione. Ad esempio:
Comprendere le dinamiche e le responsabilità nei tamponamenti a catena è cruciale per affrontare correttamente queste situazioni. Mantenere la distanza di sicurezza e prestare attenzione alla strada sono pratiche essenziali per evitare tali incidenti. Tuttavia, in caso di tamponamento a catena, conoscere i propri diritti e le modalità di risarcimento può fare la differenza nella gestione dell’incidente.
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