Un metodo efficace per scoprire manipolazioni del contachilometri consiste nell’utilizzare portali che storicizzano i dati del veicolo:
CarVertical, AutoDNA e CARFAX sono i principali player internazionali.
CarVertical segnala frodi nel chilometraggio in base al prezzo e all’età del veicolo – ad esempio, fino al 7,5 % delle auto sotto 5 000 € sono manomesse e l’1,8 % degli auto costose.
CARFAX dichiara di registrare letture del chilometraggio, incidenti, tagliandi, revisioni e passaggi di proprietà provenienti da 20 Paesi.
Questi report incrociano dati da motorizzazioni, assicurazioni, centri di revisione, servizi di noleggio e privati.
In Italia, una volta immatricolato, il veicolo entra nel circuito del Portale dell’Automobilista, dove vengono registrati i dati delle revisioni ufficiali – utili per confrontare letture nel tempo.
Questi report sono fondamentali per individuare incoerenze tra il chilometraggio dichiarato e quello registrato negli anni.
Il libretto dei tagliandi è una risorsa essenziale: contiene data e chilometri di ogni intervento.
Se i valori risultano coerenti nel tempo, ci sono meno probabilità che il contachilometri sia stato manomesso.
In mancanza del libretto, si possono chiedere:
Fatture dell’officina.
Documentazione di revisioni (es. targa e chilometraggio visibili in relazione alla data).
Conferma sulle modalità di manutenzione (originale o equivalenti).
Questa pratica è segnalata come best practice da siti come You‑Go.
Un OBD‑II scanner professionale collegato alla porta diagnostica può:
Leggere il chilometraggio registrato nella centralina, potenzialmente diverso da quello indicato sul cruscotto.
Ecco perché:
Alcuni tool fanno stime basate su medie o input manuali.
Un buon lettore (come Bosch o Carista) può accedere a valori reali, più affidabili.
Leggi anche: Tutto quello che devi controllare in un’auto usata
Le tutele variano a seconda del tipo di acquisto:
| Contesto | Garanzia legale di conformità | Normativa | Durata | Vizi coperti |
|---|---|---|---|---|
| Da rivenditore o commerciante | Obbligatoria | Codice del Consumo | Min. 12 mesi (fino a 24) | Difetti di conformità presenti al momento della consegna |
| Tra privati | No garanzia legale | Codice Civile (art. 1490) | 12 mesi denuncia entro 8 giorni, azione entro 1 anno | Vizi occulti (es. chilometraggio alterato) |
Se la discrepanza nel chilometraggio è scoperta entro 8 giorni, si può richiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.
Quando si acquista da un commerciante, la garanzia copre anche eventuali difformità nel chilometraggio come difetti – purché provate.
Visura PRA: permette di verificare la proprietà, eventuali ipoteche o sequestri associati alla vettura.
Certificazione di conformità (stato d’uso) nei contratti dei rivenditori professionisti – descrive lo stato del veicolo alla consegna.
Controllo pneumatici, freni, impianto luci e interni: l’usura visibile (es. pneumatici consumati, sedili) deve corrispondere al chilometraggio dichiarato – suggerito tra le best practice.
Per tutelarti efficacemente, ecco un workflow consigliato:
Report storico internazionale (CarVertical, AutoDNA, CARFAX).
Controllo documenti: libretto tagliandi e fatture officine.
Connessione OBD‑II: verifica dati elettronici reali.
Servizi pubblici: revisione e visura PRA.
Garanzia: se acquisti da commerciante, sfrutta la garanzia legale.
Visita tecnica: meglio se con un meccanico di fiducia.
Così riduci il rischio di scoprire una manipolazione solo dopo l’acquisto.
Utilizza database esteri per verificare la storia del veicolo e incrociare i chilometraggi.
Usa scanner OBD‑II professionali per scoprire eventuali manomissioni nella centralina.
Controlla tagliandi, fatture e revisioni pubbliche per rafforzare la trasparenza.
Conosci le garanzie legali: da commerciante (min. 12 mesi) oppure, da privato, attiva le norme sui vizi occulti.
Aggiungi visura PRA e una verifica tecnica, così copri ogni angolo del rischio.
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