Il cappotto termico rappresenta l’ultima barriera di protezione della facciata di un edificio.
Pertanto, è fondamentale progettarlo accuratamente, indipendentemente dai materiali utilizzati.
Questo permette di prendere le dovute precauzioni per la manutenzione preventiva, garantendo la sua funzionalità e prolungando la sua durata nel tempo.
Infatti, la vita media di un cappotto termico è di almeno 40 anni, ma con le giuste precauzioni può durare quanto l’edificio stesso, prevenendo l’invecchiamento dei materiali.
Per garantire la massima durata del cappotto termico, è essenziale effettuare una manutenzione regolare e sistematica.
Questa dovrebbe includere una serie di controlli e azioni mirate a preservare gli standard di funzionalità, efficienza, affidabilità e qualità dell’edificio per il quale è stato progettato.
Proteggere le parti basse della casa
E’ fondamentale proteggere la parte inferiore dell’edificio, sia che si trovi sotto il livello del suolo o al livello del percorso esterno.
Si può aumentare la resistenza agli urti intervenendo specificatamente nelle aree più vulnerabili e a rischio, come quelle vicine alle fondazioni dell’edificio.
Per proteggere l’area sotto il basamento da schizzi d’acqua e altre sostanze, si può installare una fascia di ghiaia drenante.
Queste aree potrebbero necessitare di riparazioni più frequenti. Inoltre, potrebbe essere utile la posa di di intonaco supplementare o un rivestimento più resistente realizzato su misura.
Allontanare l’acqua dalle facciate
La presenza di umidità causata da acqua in stagnazione può favorire la crescita di microrganismi come alghe e funghi.
Pertanto, è essenziale creare un ambiente in cui l’acqua sulla facciata possa essere drenata facilmente senza dimenticare di pianificare pulizie regolari, eventualmente seguite da una nuova verniciatura con pitture autopulenti.
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Proteggere sporti, davanzali e copertine
Elementi come le sporgenze del tetto, davanzali di finestra, muretti e testate di parapetti, o un gocciolatoio non adeguatamente dimensionato possono facilitare l’accumulo di sporco.
Di conseguenza, serve proteggerli con opportune barriere all’acqua: scossaline, coperture e pietra. Inoltre, è necessario programmare controlli periodici per valutare la necessità di rimuovere eventuali parti deteriorate e ripristinare le superfici.
Per le superfici orizzontali non protette, un controllo annuale è sufficiente, ma per superfici chiare o bianche non protette o molto esposte alla polvere, meglio un controllo ogni sei mesi.
Installare correttamente i carichi sulle facciate
Per consentire l’aggiunta di carichi sulla facciata dopo l’installazione del sistema di isolamento termico, è importante pianificare durante la progettazione dei punti specifici dove tali carichi potranno essere installati senza rischiare di danneggiare il sistema di isolamento termico a cappotto.
Si deve evitare di perforare o forare il cappotto, a meno che non sia presente un elemento specifico per l’installazione di carichi.
Altrimenti, l’impermeabilità del sistema potrebbe essere compromessa, con conseguente rischio di future infiltrazioni d’acqua e deterioramento del materiale a causa di fissaggi non adeguati o sottodimensionati.
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