Da secoli Livigno è una zona di libero scambio.
Il territorio del comune di Livigno gode dello status di zona extradoganale, in forza della legge n. 516 del 17 luglio 1910, ed è quindi esente da alcune imposte, come l’IVA.
Il principale motivo della nascita della zona franca è stato correlato all’isolamento che ha lungamente caratterizzato la località e i suoi abitanti.
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Fino al 1952 (anno di avvio dell’apertura invernale del passo del Foscagno), Livigno rimaneva priva di qualsiasi via di comunicazione durante l’inverno.
Le prime esenzioni alla base dell’attuale zona franca risalgono al 1538.
In quell’anno il Piccolo Tibet conquistò dalla Contea di Bormio l’autonomia per il godimento di pascoli e boschi, il pagamento di decime alla Curia di Como, la manutenzione di strade e ponti e il transito di merci.
Nel 1805 Napoleone riconobbe il beneficio extradoganale, confermato nel 1818 dall’Impero Austro Ungarico. Ampliato dal Regno Lombardo Veneto nel 1841.
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Entrata a far parte del Regno d’Italia, nel 1861, Livigno dovette attendere il 1910 per una legge che riconoscesse l’extradoganalità e fissasse confini e benefici per gli abitanti, regolamentati successivamente nel 1911, 1934, 1940, 1954 e 1973.
Anche la Comunità Economica Europea ha riconosciuto i diritti di Livigno nel 1960.
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